Rock’n’Foll: si terrà in streaming l’edizione 2020 dell’evento

Rock'n'foll, che negli ultimi 2 anni ha toccato il Cilento, mira alla sensibilizzazione, tramite la musica, inerente alle malattie di natura psichica

Di Christian Vitale

Il Rock’n’ Foll è un evento nato, a Salerno, nel 2014, che negli ultimi 2 anni aveva trovato spazio anche nel Cilento. Il concerto, che si svolge nel periodo estivo, pone come scopo principale quello di promuovere e sensibilizzare, tutti, sul tema della salute mentale. Lo stesso mette al centro del progetto coloro che soffrono di difficoltà varie, discriminazioni ed emarginazioni a cui sono sottoposte le persone che patiscono questa disabilità. Aniello De Martino, psichiatra a capo del movimento, ha cercato, con l’aiuto di tantissimi colleghi, di sensibilizzare il territorio ad una nuova cultura dell’accoglienza e dell’uguaglianza.

Per questo i promotori del Rock’n’Foll hanno scelto, da sempre, la musica come veicolo per avvicinare giovani e meno giovani. Quest’anno l’evento, per le note restrizioni che seguono la crisi sanitaria legata al COVID-19, non si svolgerà sul palco. Ci saranno, invece, svariati appuntamenti, con cadenza settimanale, in streaming. La programmazione, in sostanza, cambia nella forma ma non nei contenuti. L’intento da parte degli organizzatori resta quello di restare vicino a questo tipo di problematica ed in particolare a chi ne è affetto.

Rock’n’Foll, le parole del dott. Aniello De Martino

“Il tutto è nato nel 2014, per ingrandirsi di anno in anno, per la mia gioia e quella di Carlo Noviello. Oggi ci sono, infatti, vari centri diurni italiani, che hanno abbracciato la nostra iniziativa. Colleghi provenienti da tutta Italia, ci affiancano da tempo, con loro siamo rimasti in contatto con lo spirito di riproporre il tutto anche quest’anno, nonostante il periodo di pandemia che ci ha reso, fondamentalmente, ancora più uniti. Noi operatori della salute mentale vogliamo continuare a dare voce a chi in genere non ha voce, ovvero ai pazienti“.

Le motivazioni che mi spinsero a creare il Rock’n’Foll erano quelle di cercare di fare della musica con i pazienti. Nel senso di tirare fuori le loro emozioni, quindi coinvolgerli in prima persona sia nella stesura del testo che per la composizione della musica. Questa non è una musica-terapia. cioè ascolto della musica passiva, ma una musica dove poter iniziare a scrivere, a seconda delle proprie esperienze, brani nella loro totalità”.

Il legame con il Cilento

Da due anni è nata anche la sinergia, grazie a Romina Milo, con il Cilento ed in particolare Acquavella, che sposa i nostri ideali. Loro, come noi, vogliono utilizzare la musica, come sfogo, in pratica, della vita vissuta e come un piccolo diario dove poter raccontare. per i pazienti, le proprie esperienze e le proprie idee”.

Fa eco alle parole di Aniello De Martino Romina Milo, membro di I Love Acquavella che ha spinto per la versione cilentana dell’evento:

Ad ogni concerto ascoltato a Salerno sognavo di creare un evento simile qui nel Cilento. Spesso ne abbiamo parlato, con Aniello, che ha dato una grossa mano alla realizzazione di un Rock’n’Foll anche nel nostro territorio. Due anni fa è, quindi, è nato Rock On, una costola della versione salernitana, che ha ospitato diverse band, per tre giorni. Dispiace che quest’anno le cose siano andate così, ma con l’associazione I Love Acquavella ci prepareremo al meglio per il 2021“.

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