L’emergenza Covid sembra evolversi verso il meglio a giudicare dagli ultimi dati che riguardano l’Italia e gli altri paesi europei. Eppure in vista della prossima stagione estiva c’è chi teme, con l’aumento degli spostamenti dalle altre regioni italiane, un nuovo aumento dei contagi.
Una previsione fatta già per l’avvio della fase 2 e poi per la riapertura dei confini ma che fin ora non ha trovato riscontro.
Restano comunque in vigore regole restrittive che riguarderanno anche spiaggia, mare e sole, ovvero gli ingredienti che molti virologi ritengono nemici naturali del coronavirus. Così Governo e Regione hanno disposto regole per vietare assembramenti e favorire il distanziamento.
Spiagge: la gestione post covid
Per il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si tratta di regole che resteranno su carta poiché è impossibile nella bella stagione imporre le mascherine per raggiungere l’ombrellone, evitare gli assembramenti sulla costa, le chiacchierate tra amici sul bagnasciuga o i giochi di gruppo in acqua.
La sanificazione
C’è chi la pensa diversamente e ipotizza addirittura di sanificare la spiaggia. E’ il caso dei comuni di Agropoli e Centola che hanno annunciato spiagge accessibili seguendo specifiche regole e rispettando dei turni, uno mattutino e uno pomeridiano. Nell’intervallo tra i due l’Ente interverrà con una non precisata attività di sanificazione della sabbia (?).
In molti hanno storto il naso, altri sono rimasti increduli e si domandano come sia possibile sanificare il litorale. Ora anche le associazioni ambientaliste insorgono.
Il “disastro” spagnolo
Il rischio è quello di andare incontro a dei veri e propri disastri, come accaduto in Spagna dove una località nei pressi di Cadice ha pensato bene di disinfettare oltre 2 chilometri di spiaggia con acqua e candeggina. Risultato? Per gli ambientalisti un disastro. La spiaggia rappresenta un ecosistema e la candeggina sterminerebbe qualunque specie animale e vegetale. Si danneggerebbe l’ambiente, le piante e l’area di nidificazione di diversi uccelli.
Sanificazione delle spiagge: insorgono gli ambientalisti
Problema simile si presenta nel Cilento dove ora le associazioni ambientaliste chiedono lumi ai sindaci di Agropoli e Centola su queste non precisate attività di sanificazione e mettono in guardia dall’uso di candeggina e varechina. “Il nostro litorale è frequentato per la nidificazione di diverse specie di uccello ed è luogo per la nidificazione della caretta caretta. Inoltre non dimentichiamo la necessità di tutelare l’ecosistema dunale. Queste decisioni cervellotiche dei sindaci oltre a non aver alcuna comprovata giustificazione rischiano anche di essere un danno più che un vantaggio”, fanno sapere gli ambientalisti.
Di qui l’appello: “chiariscano come avverrà la sanificazione, ma soprattutto facciano un passo indietro”, concludono.