Turismo, appello da Ottati: Alburni si facciano trovare pronti

Turismo negli Alburni: «Non passi l'idea di un territorio bello ma poco predisposto al turismo e all'accoglienza»

Di Katiuscia Stio

OTTATI. Il turismo post coronavirus, secondo gli esperti, è destinato a cambiare favorendo in particolare i piccoli comuni e le aree interne. I vacanzieri potrebbero essere diretti alla ricerca di luoghi tranquilli, soprattutto italiani, dove poter passare qualche giorno di relax lontano dalle grandi folle è dalle tradizionali mete turistiche.
In tale contesto potrebbero avere un ruolo determinante le politiche dirette alla promozione proprio dei piccoli centri che potrebbero far conoscere al pubblico le loro bellezze, fatte non solo di paesaggi incontaminati, ma anche di luoghi naturalistici, storici e culturali di grande pregio benché poco conosciuti.

Turismo negli Alburni: l’appello di Ottati

A tal proposito il sindaco di Ottati, Elio Guadagno, ha inviato una nota al presidente della comunità montana Alburni, Gaspare Salamone e al delegato per il turismo Sandro Legato. A firmare la missiva, oltre al primo cittadino, anche Franco Fasano delegato alla comunità montana.

La richiesta di un tavolo tecnico

I due fanno istanza affinché venga convocato un tavolo tecnico per l’organizzazione di un’offerta turistica adeguata, diffusa nel comprensorio al alburnino, finalizzata ad attrarre i turisti che non riterranno opportuno recarsi delle aree marittime o che per le restrizioni l’emergenza covid saranno costretti ad organizzarsi in modo diverso.

“Il tavolo – spiegano i due amministratori – dovrà essere costituito, oltre che da referenti della comunità montana, sindaci o loro delegati, anche da esperti e operatori del settore che dovranno assumersi l’onere ed il privilegio di rimuovere ogni ostacolo utile ad usufruire dell’opportunità che si presenta garantendo servizi sul territorio coordinati all’altezza, scongiurando il rischio di propagazione del negativo messaggio che potrebbe essere fatale di territorio bello ma poco predisposto al turismo e all’accoglienza”.

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