Dopo Nestlè, Wallmart e Carrefour, anche Organo Gold (ora solo Organo) si affida all’IBM Food Trust. E le multinazionali che si affidano alla tecnologia blockchain per garantire la tracciabilità nella filiera alimentare aumenta di giorno in giorno.
Questo è un bene ed è frutto di una sensibilizzazione in materia di food safety che va a vantaggio sia dei consumatori che delle aziende. Ma andiamo con ordine, partendo dalla tracciabilità nella filiera alimentare.
Tracciabilità nella filiera alimentare: gli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
La tracciabilità nella filiera alimentare è argomento quanto più attuale. La capacità delle aziende produttrici nel campo del food di tracciare in maniera precisa e fuori da ogni rischio di manipolazione dei dati è tema dibattuto sia a livello nazionale, a livello europeo ma anche a livello internazionale.
Oggi l’Europa chiede alle aziende di adeguarsi agli standard di qualità ISO 9001:2015, che al paragrafo 8.5 intitolato “produzione ed erogazione dei servizi” definisce che:
- ogni “output” (quindi non solo prodotti finali, ma anche i prodotti della trasformazione in prodotti a valore aggiunto) deve essere oggetto di controllo
- deve essere ispezionato il prodotto finale e verificata la congruità con l’ordine di lavoro che lo accompagna
- i contenitori dei prodotti devono indicare lo stato di controllo del prodotto contenuto
- controllo delle locazioni fisiche
- aggiornamento del database di tracciabilità attraverso numeri di serie o codici a barre univoci
- utilizzo di fogli di ispezione
A cosa serve la tracciabilità?
I vantaggi di una buona tracciabilità di un prodotto serve principalmente a:
- garantire la provenienza di un prodotto al consumatore
- permette di isolare lotti di prodotti che hanno riscontrato difettosità
- permette di sapere quali materie prime e quali componenti siano stati utilizzati per la produzione
- permette di sapere i macchinari utilizzati e quali addetti hanno lavorato su un determinato processo
- permette di sapere i fornitori delle materie prime
Filiera alimentare e Agenda 2030 dell’ONU
Le politiche di sviluppo della filiera alimentare trovano riscontro nella Agenda 2030 dell’ONU, che, tra gli altri, si pone l’obiettivo di promuovere un’agricoltura responsabile e di rendere tutta la filiera sostenibile. Tale programma d’azione viene sottoscritto nel 2015 dai 193 paesi dell’ONU con l’obiettivo di ottemperare agli impegni entro il 2030.
Una chimera, certo, ma intanto alcune fra le aziende più grandi hanno visto negli obiettivi dell’Agenda 2030 un ottimo stimolo a cui ha fatto seguito un investimento che nel tempo porterà solo vantaggi. E non solo alla comunità, ma all’azienda stessa.
L’esempio di Organo Gold e IBM Food Trust
Una delle aziende multinazionali che hanno deciso di intraprendere la strada della tracciabilità della filiera alimentare in blockchain è Organo Gold.
Organo Gold è un’azienda Canadese nata nel 2008 basata sul Network Marketing (articolo di approfondimento su OpenFinanza.it: cos’è il Network Marketing?). Questo modello di business sfrutta una strategia di vendita diretta. Strategia vincente che ha portato Organo Gold ad operare in 45 paesi, Italia compresa. Tra i prodotti che esporta troviamo su tutti il caffè al Ganoderma Lucidum, chiave del suo successo, ma anche tè, cioccolata calda, integratori e prodotti per la cura della pelle.
Come funziona l’IBM Food Trust
IBM Food Trust è una piattaforma SaaS (software as a service) basata su blockchain dedicata alla filiera dell’industria alimentare.
I prodotti vengono monitorati dall’azienda agricola produttrice fino al negozio. IBM Food Trust non è rivolto solo a fornitori e rivenditori ma anche ai consumatori. Lo scopo di questa piattaforma infatti non è solo quello mettere in contatto i vari stakeholder ma è anche quello di offrire massima qualità e trasparenza ai consumatori finali dando loro maggiore garanzia sul prodotto acquistato anche in funzione della sostenibilità e dello sfruttamento dell’ambiente.
A differenza di un tradizionale database, la blockchain offre una piattaforma aperta e indipendente per la condivisione dei dati. Tutti gli iscritti possono impostare livelli di accesso personalizzati e monitorare chi visualizza i dati della propria azienda.
All’interno di questo database vengono inseriti tutti i dati relativi ai prodotti utilizzati dalle varie aziende alimentari, dai certificati di provenienza alle verifiche di qualità permettendo l’interazione tra i vari stakeholder. Permette inoltre di ottimizzazione i processi di fornitura, migliore la sicurezza alimentare e ridurre gli sprechi.
Organo Gold: anche le aziende di Multilevel Marketing hanno a cuore la sostenibilità
Con la felice collaborazione con IBM Food Trust, Organo Gold ha definitivamente messo in atto una strategia di tracciabilità del prodotto. Grazie alla condivisione delle informazioni relative all’intera filiera. Sulla piattaforma dedicata denominata “ORGANO Products Trust” sono già stati caricati una serie di prodotti dell’azienda canadese, con l’obiettivo di caricare l’intero ventaglio di prodotti sul mercato.
Grazie a ORGANO Products Trust, Organo Gold può collaborare in maniera più efficiente con tutti i soggetti coinvolti, dall’azienda agricola produttrice ai consumatori finali garantendo affidabilità e trasparenza considerandole parte integrante dei suoi prodotti, creando nuove opportunità di mercato.
Questa collaborazione nasce dalla volontà di Organo Gold di mettere al corrente non solo i propri collaboratori, ma anche coloro che usufruiscono dei loro prodotti della provenienza e della qualità dei prodotti stessi.
È importante che le aziende si responsabilizzino sulla scelta della tracciabilità e ci auspichiamo che tante altre aziende seguano l’esempio di Organo Gold. Per questo motivo è importante dare risalto a quelle aziende che spontaneamente scelgono di avviare un percorso virtuoso.