CASTELLABATE. Una nota indirizzata al Comune per segnalare le criticità sulle modalità di gestione delle spiagge libere. L’iniziativa è del consigliere comunale Alessandro Lo Schiavo, che ha anche formulato delle proposte alternative a quelle immaginate dall’amministrazione comunale.
“Dagli incontri che si sono tenuti presso la Casa Comunale è emersa la chiara volontà dell’Amministrazione di utilizzare un APP per prenotare ogni singolo posto sulla spiaggia pubblica, posizionando circa 1500 piantane per gli ombrelloni, su 17 tratti di spiaggia comunale da Ogliastro a Lago, con l’ausilio di soli addetti alla vigilanza. Parliamo di oltre 6000 persone che andranno sulla spiaggia pubblica, che 24 ore prima dovranno prenotarsi tramite smartphone, o con il telefono di casa – osserva Lo Schiavo – Mi sforzo di immaginare una persona anziana interagire con un App, oppure prendere il telefono, aspettare che una voce le dica oggi no, riprovi domani che sarà più fortunato, oppure una mamma con un neonato che vuole godersi le prime ore del mattino o le ultime del pomeriggio, impazzire con un App oppure spazientirsi con un servizio telefonico intasato da chiamate ed altro. Ed ancora un cittadino che deve scegliere una fascia oraria per fare un tuffo, un giovane che ha una pausa lavoro, che non può godersi uno scorcio di sole solo perché non ha avuto il tempo di prenotare, le file di turisti che dovranno attendere per poter accedere all’ombrellone, le discussioni che potranno degenerare sotto il sole cocente, sono solo alcuni aspetti di quello che potrebbe verificarsi. Paradossalmente anziché evitare gli assembramenti, queste azioni potrebbero formarli”.
Secondo Lo Schiavo “Le nostre spiagge non possono essere controllate tramite un App e da qualche volenteroso volontario, che dovrà necessariamente prepararsi ad aspri e serrati confronti con l’utenza per far rispettare il piano previsto dall’Amministrazione Comunale“.
Di qui la proposta: un reclutamento di bagnini, addetti alla vigilanza, attraverso la società in house Castellabate Servizi, utilizzando anche i possessori del reddito di cittadinanza.
“Queste figure lavorative, retribuite con una parte dei proventi della tassa di soggiorno, divise per turni garantiranno quotidianamente gli ingressi in spiaggia, gestiranno i posti, faranno opera di informazione e sensibilizzazione. Sarà cura del Comune delimitare efficacemente i tratti di spiaggia libera, predisponendo adeguata cartellonistica che spieghi tutto quello che è consentito e ciò che non lo è – dice Lo Schiavo – La Polizia Locale dovrà sinergicamente coordinare questo piano garantendo la presenza di proprio personale sulle spiagge con la collaborazione della Protezione Civile”.
“Inoltre proponiamo di riservare per i titolari di strutture alberghiere, ricettive extralberghiere e B&B, (la piattaforma Paytourist comunicherà loro questa novità per la stagione turistica in corso) un significativo numero di posti per sdraie ed ombrelloni”, aggiunge il capogruppo dell’opposizione che conclude: “E’ indubbio che i cittadini residenti possano usufruire della spiaggia pubblica sempre e comunque, mediante una percentuale di posti lasciata libera su ogni tratto di spiaggia”.