AGROPOLI. Gestione spiagge libere e polemiche. A lanciare le accuse all’indirizzo del sindaco Adamo Coppola, sono Lia Amato, rappresentante del Coordinamento Nazionale Mare Libero e Roberta Oricchio, attivista del MeetUp 5 Stelle. Il malcontento, però, è generale e coinvolge anche cittadini e imprenditori del settore. “Lo scorso 26 maggio, durante un’intervista su Infocilento, il sindaco ha pubblicamente annunciato che il giorno dopo, alle 17:30, ci sarebbe stata un incontro per discutere delle spiagge libere per questa estate. Ci siamo recate a questa riunione. L’incontro si è tenuto in aula consiliare, che è il luogo delle adunanze pubbliche per eccellenza, e trattava di un bene pubblico quale sono le spiagge libere. Questa riunione avrebbe dovuto coinvolgere anche gli operatori balneari, i rappresentanti delle associazioni ed i cittadini per il carattere pubblico della tematica trattata. Invece, a questa riunione erano presenti i consiglieri comunali di maggioranza e due dei tre consiglieri di opposizione e nessun cittadino, nessun operatore balneare e nessun rappresentante delle associazioni come previsto dalla normativa nazionale vigente”, accusano Amato e Oricchio.
“È gravissimo che, per una riunione così importante, non fosse prevista la partecipazione di tutti coloro che sono direttamente coinvolti e legittimamente interessati, è un ceffone in faccia alla democrazia! Siccome il sindaco aveva fatto un annuncio pubblico, noi ci siamo recate alla riunione ma non ci è stato permesso di partecipare né di presenziare almeno in silenzio. Siamo state mandate via come se il Comune fosse stata una proprietà privata del sindaco! È una Vergogna”, proseguono le due attiviste che però non si perdono d’animo.
“Noi continueremo ad essere sempre presenti, continueremo a batterci per le nostre sacrosante spiagge ed il nostro sacrosanto mare, non sarà la prepotenza, l’arroganza e l’inciviltà del sindaco a farci demordere! Noi non abbiamo paura”, fanno sapere. Ma anche gli operatori turistici si mostrano perplessi con il sindaco Adamo Coppola. “E’ diventato un fenomeno mediatico, non abbiamo più alcuna comunicazione se non tramite i media, un amministratore dovrebbe comportarsi come tale non da show man. Mentre lui cerca esasperatamente visibilità noi non sappiamo cosa dire a quanti ci chiamano per avere informazioni”, accusa il titolare di una struttura ricettiva del centro.