Il 4 marzo 2020, ignoti e spregevoli personaggi hanno oltraggiato la statua della Madonna di Costantinopoli collocata alla punta del Porto. Hanno imbrattato l’abito con scritte blasfeme, danneggiata la cupoletta della chiesetta ed asportate quattro dita delle mani. Un atto indegno e da condannare aspramente.
La statua fu collocata sul porto di Agropoli l’8 dicembre 2003, giorno dell’Immacolata Concezione, grazie al contributo economico della comunità religiosa di Agropoli. Alla solenne cerimonia presenziarono Sua Eccellenza Monsignore Giuseppe Rocco Favale, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania; Don Vincenzo Fiumara, Parroco della Parrocchia dei Santi Patroni Pietro e Paolo; Antonio Domini, Vice Sindaco di Agropoli; numerose autorità politiche, militari e civili.
La statua, in gesso resina, alta 4 metri, fu realizzata dalla ditta “Belsanti” di Scafati. Gli scultori dell’azienda da una semplice foto, realizzarono su creta l’immagine della statua nei vari dettagli (altezza, postura, particolari del viso, abiti), modellando a mano l’immagine ed usando piccoli scalpellini, per renderla quanto più somigliante possibile alla foto. Una volta finita la scultura fu creato lo stampo con materiale in gomma e contro forma in vetroresina, per poter realizzare la statua in gesso resina.
Quindi la statua della Madonna di Costantinopoli fu ripulita e controllata nei minimi dettagli per evitare difetti. Sul piedistallo in cemento della statua, rivestito in marmo furono apposte due lapidi commemorative.