A mare con la mascherina: ecco le regole per l’accesso ai lidi

Ecco il vademecum per l'accesso agli stabilimenti balneari

Di Redazione Infocilento

Da oggi riaprono gli stabilimenti balneari in Campania. Peccato che gli operatori lo abbiano scoperto a tarda sera, quando, dopo le 22, è arrivata la comunicazione della Regione Per gran parte di loro, quindi, è stato impossibile organizzarsi e non mancano le polemiche. Ma cosa prevede l’ordinanza del Governatore Vincenzo De Luca? Le regole sono molto stringenti. In particolare accesso solo con prenotazione, dieci metri quadri di spazio per ogni ombrellone e almeno un metro e mezzo tra ogni lettino sdraio o sedia. All’arrivo e fino al raggiungimento del proprio posto bisognerà indossare la mascherina e così anche all’uscita.

I gestori dovranno installare dispenser per igienizzare le mani. Docce solo all’aperto. Per le spiagge libere sta ai Comuni individuare le regole ma sempre con queste regole precauzionali.

Moderata la soddisfazione da parte del presidente regionale della FIBA Raffaele Esposito: “La regione – dichiara – ha recepito le indicazioni stabilite dalla conferenza stato regioni perle quali avevamo già lavorato in ambito nazionale. I 10 mq sembrano essere in linea con le esigenze lavorative per circa l’80% delle attività balneari costiere, ma una residua parte di imprese avrà necessariamente bisogno di ulteriore spazio che speriamo, ed eccezionalmente, potrà essere accordato loro dagli enti locali a titolo gratuito per assicurare il rispetto delle misure di distanziamento sociale e regolare così il carico antropico in spiaggia. Questo consentirebbe di avere interi tratti omogenei sicuri e tutelati da parte dei concessionari e la facoltà da parte delle comunità costiere di governare e tutelare tratti di spiaggia libera ben identificati e indicati e non sparpagliati lungo la linea costiera per un duplice effetto importantissimo, da un lato assicurare a tutti la fruizione della spiaggia libera e dall’ altro razionalizzare le risorse economiche per disciplinare e tutelare accessi e distanziamenti”.

“Questa a nostro avviso – conclude il presidente regionale Esposito – assieme ad altre proposte frutto di concertazione e buon senso, potrebbe essere una delle soluzioni possibili per affrontare insieme la questione spiagge in Campania. Invitiamo pertanto i #Sindaci adesso che il quadro normativo è chiaro a porre in essere immediatamente per le proprie competenze, le giuste e doverose fasi di ascolto e di azione concertate con gli imprenditori turistici e della balneazione, per formulare i piani territoriali di accoglienza in spiaggia. Siamo convinti che il dialogo è l’unica formula vincente per tutelare tutti i soggetti coinvolti”

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