Nel 1662 la famiglia Zattara cedette il Feudo di Agropoli a Gian Francesco Sanfelice, Duca di Laureana, i cui discendenti assunsero anche il cognome Delli Monti. Il maniero, tra ristrutturazioni e rifacimenti che interessarono il Palazzo Baronale, era in ottime condizioni e frequentato nel periodo estivo dai Duchi di Laureana. Dal 1787 al 1791 vi soggiornò Luisa Molino, eroina della Repubblica Napoletana del 1799, con il marito Andrea Sanfelice. Nel 1806, dopo l’abolizione del feudalesimo, iniziò una battaglia legale tra la famiglia Sanfelice-Delli Monti ed il Regio Demanio. Il contendere era il Castello ed il Palazzo Baronale. Nel 1810, il Castello ed il Palazzo furono consegnati dal Regio Demanio al Comune di Agropoli, con l’obbligo di averne cura. Negli anni successivi il Castello fu utilizzato come alloggio dalle truppe Francesi e, in seguito, da quelle Borboniche.
Il 20 settembre 1820, Ferdinando I di Borbone (Ferdinando IV di Napoli, nonché Re di Sicilia con il nome di Ferdinando III di Sicilia), dietro parere della Real Commissione consultiva di Stato decretò che il Castello ed il Palazzo Baronale dovessero essere acquistati dal Real Corpo del Genio. Il 9 Novembre 1837, gli ultimi eredi dei Duchi Sanfelice-Delli Monti alienarono, in parte per vendita ed in parte per donazione, l’intera proprietà alla famiglia Corasio di Agropoli. L’accertamento del Ministero della Guerra sulla liceità dell’atto avvenne tramite il sopralluogo, effettuato il 2 marzo 1842 dal Capitano Buonpensiero che dichiarò nel suo rapporto:
“…per rifarsi il Castello e ridursi nello stato primitivo richiedonsi l’istessa spesa della sua edificazione primitiva e merita di essere abbandonato, non formando scopo militare”. Per cui il Ministero della Guerra rinunciò definitivamente ad ogni azione legale. In soli quarant’anni il Castello ed il Palazzo Baronale erano ridotti in macerie e, senza una valutazione storica, ma puramente economica, era stato lasciato ai privati.
Il 9 novembre 1837 fu redatto l’atto di vendita originale, dal Notaio Francesco Maria Del Re. Nella vendita rientrarono il Castello, il Palazzo Baronale, composto da dieci stanze, l’orto degli agli ed il terreno di pertinenza del Castello. Dalla famiglia Corasio l’intera proprietà fu venduta alla famiglia Del Vecchio di Agropoli e, in seguito per matrimonio, passò alla famiglia Merola. Nel 1972, l’edificio fu sottoposto a vincolo dai Beni Monumentali e, lo stesso anno, fu acquistato dalla famiglia Dente. L’Architetto Nino Dente iniziò un’attenta e scrupolosa opera di recupero con il ritrovamento di numerose testimonianze archeologiche, importanti e di notevole interesse per la ricostruzione della Storia di Agropoli. Il 12 giugno 2008, il Castello ed il Palazzo Baronale sono stati venduti dalla famiglia Dente alla “Agropoli STU srl”, associata del Comune di Agropoli. Da qualche anno la proprietà è interamente comunale.