L’allarme dell’ordine degli avvocati di Vallo: “Tribunale sfornito di Magistrati Togati”

Mancano magistrati: l'ordine degli avvocati di Vallo della Lucania lancia l'allarme per la grave situazione che si sta vivendo

Di Ernesto Rocco

VALLO DELLA LUCANIA. “Il Tribunale di Vallo della Lucania è letteralmente sfornito di Magistrati Togati (ad eccezione del dott. Pasquariello) da destinare al settore civile”. A lanciare l’allarme è l’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania. “Qualche mese fa si era appresa con favore la notizia dell’assegnazione a questo Tribunale di quattro magistrati per sede disagiata, poi immediatamente smentita, dalla successiva notizia che due dei quattro vincitori di concorso avevano rinunciato“, spiega il presidente Domenico Lentini.

Carenza di magistrati anche dopo il concorso

“In Italia, ove è ubicato il nostro Tribunale – osserva – si fa un concorso per sede disagiata (il cui presupposto è la mancata presentazione di domande ai bandi precedenti) e si pennette a chi vi ha partecipato, successivamente all’assegnazione, di poter revocare la domanda cosi lasciando sfornito un territorio del primario servizio della giustizia. E’ bene precisare a chi legge che i magistrati che partecipano al concorso per sede disagiata (ovvero per carenza di organico) sono ben consapevoli che andranno a ricoprire una sede vacante conseguente alla mancata richiesta di assegnazione in sede ordinaria e che ogni disagio è adeguatamente ricompensato. Ancora più grave ed inaccettabile è la circostanza che nonostante il concorso si sia esaurito da diversi mesi con l’assegnazione di quattro posti: due magistrati hanno rinunciato (non si sa con quale motivazione) mentre degli altri due ancora nessuno ha preso possesso”.

Lo stesso problema si è presentato anche per il concorso da Presidente di Sezione Civile al quale hanno partecipato 4 magistrati ma, denunciano dall’Ordine, “ancora non se ne conoscono le sorti”.

Prima dell’emergenza sanitaria avevamo fatto ripetute segnalazioni alle Autorità competenti affinché le pratiche burocratiche, per le quali sembra non esistere alcun formalismo né termine perentorio, si svolgessero nel minor tempo possibile assicurando cosi la ripresa dell’esercizio dell’azione giurisdizionale civile presso il Tribunale di Vallo della Lucania – ricorda Lentini – Ma la ripresa delle attività ci ha riservato altre notizie, tristemente negative, l’Autorità preposta, e non solo, ci ha negato l’unico spiraglio di speranza revocando, in modo inspiegabile e sicuramente improvvido, l’assegnazione di uno dei due magistrati distrettuali (assegnati alla nostra sede) l’altro è in congedo parentale”.

“Non è accettabile che ci siano Tribunali di serie A e Tribunali di Serie B

Attraverso una nota indirizzata alle autorità, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania “richiama con urgenza tutti i responsabili di questa grave violazione costituzionale al proprio dovere. Gli avvocati del Tribunale di Vallo della Lucania non sono più disposti ad accettare questo modo di gestire la giustizia; e intollerabile che logiche di potere (capricci di palazzo) debbano recare cosi tanto danno alla popolazione alla quale da anni viene negata giustizia. In un Paese civile non è accettabile che ci siano Tribunali di serie A e Tribunali di Serie B ovvero cittadini di serie A e cittadini di serie B. L’amministrazione della giustizia è una cosa seria e non deve avere confini!”.

Le richieste dell’ordine

Di qui le richieste: “al Presidente della Corte di Appello di Salerno Dott.ssa Iside Russo di adottare nel più breve tempo possibile (giorni non mesi 0 anni) un provvedimento di assegnazione di almeno tre magistrati distrettuali o infra-distrettuali uno per il settore civile, uno per il settore esecuzioni e fallimenti e l’altro per il settore lavoro; al CSM che nel più breve tempo possibile (giorni non mesi o anni) provveda all’immissione in ruolo dei due magistrati vincitori del concorso per sede disagiata; al CSM che nel più breve tempo possibile (giorni non mesi 0 armi) siano espletate tutte le pratiche affinché il concorso per l’assegnazione della Presidenza di Sezione abbia finalmente fine e sia definitivamente immesso in ruolo”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version