SANTA MARINA. «Sono davvero triste ma anche tanto arrabbiata. Mi hanno appena comunicato che, rispetto alla nostra richiesta di cinque docenti di sostegno per sei alunni di scuola primaria, ce ne hanno assegnati due. Abbiamo sei bambini diversamente abili di cui tre gravi (con rapporto uno a uno garantito dalla legge)». Inizia così lo sfogo di Maria De Biase, dirigente dell’istituto comprensivo di Santa Marina – Policastro, con un post in cui esprime tutto il suo rammarico, ma anche la rabbia e l’indignazione per una scelta che rischia di ledere “ogni diritto”, prima che “ogni normativa” e che conferma il momento di forte difficoltà del settore
«La Scuola, come la Sanità, sono le vere emergenze di questo Paese: con una differenza, che la Sanità è stata rattoppata per coprire le enormi negligenze e i tagli operati in questi anni, la Scuola invece, versa in condizioni disastrose perché dovrebbe lavorare senza neanche il minimo delle risorse necessarie per garantire l’essenziale», osserva la dirigente.
Maria De Biase si lascia andare ad un duro sfogo: «Non siamo in buone mani e non andrà tutto bene. E’ il caso di smetterla di blaterare falsi proclami e prendere in giro le comunità scolastiche.Abbiamo bisogno di serietà, professionalità e risorse umane per garantire alle scuole almeno un minimo di dignità, la tecnologia, da sola non basta. Invece stanno tagliando tutto, docenti, collaboratori scolastici, insegnanti di sostegno. A settembre sarà umanamente impossibile gestire la scuola, quella vera, in presenza».
E proprio sul futuro la dirigente dell’istituto cilentano si mostra perplessa: “le scuole a settembre non riapriranno… e 26 alunni di prima elementare con una bambina diversamente abile grave possono stare insieme, e due docenti di sostegno bastano per seguire a distanza 6 alunni”. “In effetti si tratta di soggetti con minor diritto e bastano ed avanzano». «Cinismo e negazione dei diritti» conclude.