AGROPOLI. Finalmente la settimana scorsa, dopo 43 giorni, è tornata a casa Elena, tra l’affetto e il calore dei suoi cari, l’infermiera di Agropoli contagiata dal Covid-19. “I primi giorni sono stata malissimo e avevo la febbre altissima, poi, dopo la prima settimana, la temperatura scendeva gradualmente – racconta l’infermiera – Il morale, invece, peggiorava di giorno in giorno, ero molto demoralizzata e scoraggiata, per fortunata i miei colleghi e tutti i medici mi sono stati vicini confortandomi come se fossi una di famiglia, molto più di una collega. Grazie a loro sono riuscita a sconfiggere il coronavirus e il mio umore si riprendeva.”
Con voce emozionata la giovane infermiera agropolese ci racconta che “non è stato facile affrontare tutto ciò, la lontananza dalla mia famiglia è stata brutta. Nell’ultimo periodo stavo bene pur risultando positiva al virus e per questo non potevo ritornare a casa ad abbracciare mio marito, i miei figli e i miei genitori. Tante persone, tra colleghi, amici e parenti, mi sono stati vicini e hanno avuto una parola di conforto nei miei confronti, dandomi così la forza di non abbattermi e di superare anche questo ostacolo. Le dimostrazioni di affetto sono arrivate anche da persone che non conoscevo o che non sentivo da parecchio. Anche gli amici della mia collega, l’infermiera di San Mauro La Bruca, contagiata anche lei dal Coronavirus, si sono dimostrati molto gentile nei miei confronti.”
Venerdì pomeriggio all’uscita dall’oospedale, tutti i medici e gli infermieri dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania hanno salutato Elena con un caloroso applauso. “L’emozione più grande è stata vedere il personale medico che mi salutava commuovendosi. Nel bene e nel male è stata un’esperienza che non dimenticherò mai. Non è stato facile ma grazie all’aiuto del personale medico e della solidarietà di parenti e amici ho superato anche questo brutto periodo. Grazie a tutte le persone che mi hanno mandato piccoli gesti di vicinanza come una chiamata o un messaggio dimostrandomi il loro affetto e il loro calore” conclude Elena.