Codacons Cilento avverte: “Non toccate la spiaggia pubblica”

Il Codacons Cilento chiede l’intervento dell’assessore Corrado Matera per evitare speculazione sulla spiaggia pubblica

Di Sergio Pinto

“Non è più rinviabile una soluzione adeguata dei problemi legati alla fruizione della spiaggia libera dovuta all’emergenza Covid – 19”. A dirlo Bartolomeo Lanzara, responsabile Codacons Cilento che in vista della stagione estiva chiede di salvaguardare le spiagge libere. “Le segnalazioni che ci sono giunte, da molti cittadini e amministratori locali, riguardano i comuni costieri del Cilento che, per gestire meglio e senza costi l’emergenza sanitaria, stanno valutando di affidare le spiagge agli stabilimenti balneari con ampliamenti a discapito della spiaggia pubblica in modo, eccessivo, rispetto a quello che prevede la legge. Un rischio che deve essere assolutamente evitato perché le spiagge pubbliche sono destinate a servire i bisogni della collettività – spiega – Il sole e il mare sono da sempre ritenute fonti benefiche per la salute delle famiglie con bambini, che sono state costrette, in questi mesi, a stare chiusi in casa e non tutte sono in condizione di pagare i costi di una spiaggia privata per assicurarsi un diritto, costituzionalmente garantito, che è il diritto alla salute”.

Di qui la richiesta: “Bisogna evitare che amministratori pubblici e imprenditori balneari ipotizzino ampliamenti delle concessioni in affitto o addirittura di concedere le spiagge libere agli stessi imprenditori che fornendo ombrelloni, pulizia e sdraio possano legittimamente chiedere che l’erogazione del servizio avvenga previo pagamento”.

Questi problemi possono essere prevenuti, secondo Lanzara, “redigano delle chiare disposizioni che garantiscano l’accesso alle spiagge libere, attraverso l’assunzione di personale specializzato, tenendo conto delle disposizione normative del distanziamento sociale. Infatti, la normativa vigente prevede che gli stabilimenti balneari debbano essere intervallati da spiagge libere, senza che queste siano relegate a zone meno suggestive o ad aree periferiche del litorale. Quindi, deve esserci un’adeguata proporzione tra le spiagge in concessione e le cosiddette spiagge libere”.

Il caso è stato già portato all’attenzione dell’assessore regionale Corrado Matera affinché “intervenga tempestivamente nell’affrontare il problema con interventi immediati a tutela della spiaggia pubblica”.

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