Ospedale di Agropoli: politica e sindacati accusano: “E’ una farsa”

La riapertura dell'ospedale di Agropoli annunciata da De Luca al centro delle polemiche: anche dai sindacati accusano. "E' una farsa"

Di Ernesto Rocco

Riapertura dell’ospedale di Agropoli. Dopo l’annuncio del Governatore Vincenzo De Luca (leggi qui), arrivano le polemiche, dalla politica e dagli stessi ambienti della sanità perplessi per le parole del presidente della Regioni. I primi mugugni sono arrivati da Agropoli, in risposta alle manifestazioni di giubilo dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Adamo Coppola.

Ospedale di Agropoli, le accuse di Fratelli D’Italia

Non ha perso tempo il commissario di Fratelli d’Italia Michele Pizza che ha subito puntato il dito con De Luca e i suoi fedelissimi.

Michele Pizza, commissario Fratelli d’Italia

“L’ospedale? Solo per il periodo estivo e preelettorale, non farà altro che aumentare le ore di quello che già c’è, porterà la radiologia e il laboratorio di analisi da 12 ore a 24 ore e metterà un rianimatore sempre per luglio ed agosto e saranno trattati solo codici bianchi e verdi.
Così i medici che saranno incaricati, provenienti da altri ospedali, lavoreranno in regime di straordinario, percependo migliaia di euro al giorno e a questo punto saremo cornuti e mazziati con paga pantalone”,
accusa Pizza secondo cui l’annuncio di De Luca è una farsa.

Non mancano accuse anche alla politica locale e in particolare a Franco Alfieri: “L’ex primo cittadino di Agropoli, abbia il coraggio di dire che sono state fatte delibere di giunta di quest’amministrazione in carica, che hanno fatto voti affinché quel poco che rimaneva del nostro ospedale fosse direttamente ceduto e gestito dall’ospedale di Vallo della Lucania e che non ci sarà mai più L’Ospedale di Agropoli. Dica e dite la verità”. “Gli agropolesi sono stanchi, delusi e amareggiati dai vostri giochi di prestigio volendoli illudere ancora una volta per l’ospedale che non c’è”, conclude.

Forza Italia: le accuse di Malandrino: terza apertura fasulla

Anche il coordinatore di Forza Italia Emilio Malandrino esprime perplessità: “A Giugno ci potremo troveremo di fronte alla Terza apertura fasulla di un ospedale che tale non è, e che potrebbe creare, se così fosse, aspettative e speranze nella popolazione addirittura forvianti e pericolose per la tutela della salute in particolare nelle situazioni di emergenza. Spero non sia anche questo l’ennesimo atto di pura pubblicità per la prossima campagna elettorale, sarebbe un’offesa ed un affronto all’intera Comunità costiera e cilentana che da anni aspettano di rivedere funzionante e pienamente efficace il proprio Ospedale”.

“Il tempo, come già avvenuto in passato, sancirà la verità.Giugno è alle porte, l’estate è ormai vicina, noi con pazienza continueremo ad aspettare ma è giunto il momento che un’intera popolazione non venga più ingannata ma venga rispettata e ristorata in uno dei diritti più importanti sanciti dalla Costituzione”, dice l’ex consigliere comunale.

Mario Capo si interroga sul futuro dell’ospedale

“Ma a giugno l’ospedale di Agropoli entrerà nella rete di emergenza del sistema ospedaliero campano?
In altri termini se un cittadino dovesse manifestare sintomi di infarto o di un ictus, se dovesse essere vittima di un incidente con un trauma, se dovesse avere una emorragia interna…….e viene chiamata l’ambulanza del 118, dove andrà’ l’ambulanza ad Agropoli o a Vallo?Se la risposta è che l’ambulanza andrà ad Agropoli io vi assicuro sarò in prima fila ad applaudire il Presidente della Regione Campania, se invece l’ambulanza passerà davanti l’ospedale di Agropoli e proseguirà per Vallo allora dico a chiare lettere finitela di ingannare i cittadini”,
il commento di Mario Capo, ex assessore e consigliere comunale.

Elvira Serra accusa: Agropoli consegnato a Vallo

Anche Elvira Serra, ex vicesindaco, è critica e non risparmia accuse a Franco Alfieri: “Inutile che parli di riapertura, Agropoli è aperto perché fa parte dell’ospedale di Vallo, perché lo avete consegnato politicamente, lo avete venduto nel piano sanitario del 2018”. Secondo Elvira Serra, insomma, non c’è riapertura. Agropoli avrà dei servizi solo come appendice del “San Luca”.

Le accuse dei sindacati

Ma le critiche arrivano anche dai sindacati.
“All’ospedale è tutto pronto da settimane, con macchinari e strumenti già installati, adesso da giugno si riparte. Esclama De Luca, dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che occorre un Piano Ospedaliero nuovo per definire la mission dell’Ospedale di Agropoli e che senza questi, sono solo chiacchiere”, accusa la FISI Sanità. I motivi dell’affermazione sono presto spiegati: nelle sue dichiarazioni si parla di week surgery e di soccorsi di radiologia in h 24 e laboratori aperti…che si tratti di una altra trasformazione? Da PSAUT a……. Primo Soccorso? No caro De Luca, basta proclami elettorali…che venga riconosciuto al Presidio Ospedaliero di Agropoli, con un nuovo Piano Ospedaliero, il requisito di DEA di I° Livello come per tutti gli Ospedali della provincia di Salerno a cui questa Giunta, in assenza dei requisiti territoriali previsti, ha concesso questo livello facendoli rientrare nella rete di emergenza”.

“Agropoli non è terra di conquista elettorale, i voti bisogna meritarseli non facendo promesse da Pinocchio – proseguono dal sindacato – perché senza il riconoscimento di DEA di I° Livello per Agropoli e senza un nuovo Piano Ospedaliero Regionale che integri la nuova funzione, il proclama emesso dal Governatore delle due Sicilie (alias De Luca) è, e resta, solo una promessa che si scioglierà come neve al sole”.

Dello stesso avviso la Nursind. Il segretario Biagio Tomasco si complimenta per la scelta di De Luca di riaprire l’ospedale di Agropoli ma al contempo evidenzia come il piano sanitario preveda tutt’altro e lo aggrega all’ospedale di Vallo. Dalla Nursind, poi sottolineano le criticità relative al personale: “occorrono professionalità mediche ed infermieristiche formate e con esperienza”.

“A tal fine, considerato che il presidio di Agropoli venga definito nel Piano Ospedaliero aggregato come stabilimento al DEA I livello di Vallo della Lucania – evidenzia Tomasco – in molti si chiedono se il personale che debba
essere allocato presso Agropoli possa essere prelevato dal presidio di Vallo della Lucania”.

In questo caso la situazione diventerebbe ancor più preoccupate considerato che il “San Luca” ha già notevoli carenze. “Forse Lei non lo sa, ma oggi nel presidio di Vallo della Lucania mancano già circa 50 professionisti che si sono avvalsi della tutela sanitaria emergenziale che l’art 77 del cosiddetto Decreto Rilancio ha prorogato fino al 31 luglio 2020, a cui vanno aggiunti coloro che usufruiranno dei permessi ex Legge 104, oltre a quelli che già mancavano di per sé prima dell’emergenza COVID 19.
Un’ecatombe annunciata e a cui nessuno sa dare risposte circa la sua definizione e risoluzione”
, dice Tomasco rivolgendosi a De Luca

Neanche il numero di posti letto che il Governatore della Regione Campania vorrebbe garantire è giudicato sufficiente: “Non servirebbero minimamente a gestire l’emergenza estiva”.

Di qui la proposta: l’ospedale di Agropoli non sia un doppione di Vallo, ma “venga inserito in un percorso assistenziale di emergenza”.

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