Il Coronavirus ha rivoluzionato anche una storica tradizione italiana come quella del gelato.
Con il personale che deve indossare maschere di protezione, camici e guanti, far mantenere il rispetto del distanziamento sociale, sostenere gli elevati costi di disinfezione, di affitti e imposte e di acquisto delle materie prime, le gelaterie, soprattutto quelle artigianali, faticano a tenere testa alla grave crisi in corso.
“Una su tre rischia di chiudere già entro l’anno”, l’allarme lanciato, alcuni giorni fa, dall’Associazione di categoria Aig (Associazione italiana gelatieri). Un’emergenza dentro l’emergenza per un comparto che realizza un giro d’affari intorno ai 4 miliardi l’anno.
Da Sapri, nel Golfo di Policastro, arriva una reazione concreta e ottimista all’attuale emergenza che ha messo in ginocchio il mondo intero: unirsi e fare gioco di squadra per ripartire più forti di prima, in modo che il gelato diventi un simbolo di speranza.
È da qui che nasce il gruppo “Meno 14°” (in riferimento alla temperatura di conservazione del gelato), una forma di gruppo di acquisto, con l’obiettivo di ripartire e, quindi, di abbattere le spese e, allo stesso tempo, di ottenere un risultato maggiore in termini economici, soprattutto per acquistare i D.P.I.
Da un’idea dello chef glacier e ambasciatore Enzo Crivella, il gruppo “Meno 14° comprende ben 7 gelaterie sapresi del lungomare cittadino (nella Foto di Giovanni De Stefano):
“Casa del Dolce,” Carmingel”, “Crivella”,
“Dolce Vita”, “Maskò”, “Moses e” Turco”.
Dopo il via libera del Presidente della Campania Vincenzo De Luca per il delivery prima e poi per l’asporto, i gelatieri hanno già iniziato a stilare un programma di attività, di idee da mettere in campo, interfacciandosi in primis con il Primo Cittadino di Sapri Antonio Gentile al quale hanno riferito diverse problematiche del settore, avanzando diverse richieste che saranno oggetto di discussione del prossimo consiglio comunale.
L’unione fa la forza, dice il proverbio, ma può essere un’arma vincente contro la crisi da Covid-19?
È inutile piangersi addosso, la stagione è prossima e bisogna essere pronti in ogni caso.
Questa epidemia ci ha messo in difficoltà e la nostra risposta può essere soltanto lo spirito di gruppo. Essere uniti è una necessità come condizione umana, è sentirsi protetti, non abbandonati.
È la prima volta che noi gelatieri stiamo insieme, abbiamo tentato altre volte ma è stato sempre difficile. Dobbiamo abolire la competizione e incentivare la collaborazione se vogliamo ridurre le spese e far circolare l’economia del paese.
Vogliamo provare a fare da apripista per tutte le altre categorie.
Qual è il vostro obiettivo e quali le azioni per realizzarlo?
Abbiamo aperto la pagina Facebook “Meno 14°” per attivare il delivery in odo che ogni cliente possa ordinare il gelato prodotto da ogni gelatiere.
Il nostro scopo è incentivare la vendita del gelato attraverso il quale promuovere il nostro territorio e i prodotti di qualità che abbiamo, aiutando anche i ristoratori attraverso buoni regalo da distribuire ai clienti.
Inoltre, vogliamo organizzare dei corsi di formazione, delle serate, degli incontri periodici e dei weekend a tema in modo da incuriosire la gente ad acquistare e a venire nella nostra città, ormai famosa per il gelato.
Ecco perché l’anno prossimo gestiremo la “I edizione del Festival del Gelato”.
Quali sono state le proposte fatte al Sindaco di Sapri Antonio Gentile? E come sono state accolte?
Abbiamo chiesto l’uso di isole pedonali e di ulteriore suolo pubblico gratuitamente in modo da sistemare i tavolini alla giusta distanza di sicurezza e la riduzione dei costi dell’immondizia e delle altre tasse comunali.
Il Sindaco ci ha ascoltato ed è pronto a darci una mano.
Dall’altro canto, anche noi dobbiamo dare una mano all’amministrazione, cercando di fare di più per valorizzare Sapri.
Siamo ottimisti perché la gente vuole ritornare alla vita di prima.