Poderia in festa per Santa Sofia

Poderia in festa per Santa Sofia, un culto antico che nel giorno della festa dà origine a suggestivi festeggiamenti in paese

Di Concepita Sica

Musica di festa, aria tiepida e gioiosa, brulicare di persone da ogni dove, suono di campane, profumo di fiori e di candele: è così che si presenta, da oltre un secolo, per Poderia, il 14 maggio.
Ai piedi del Monte Bulgheria, adagiato sulle sue falde, e quasi lambito dalle acque del fiume Mingardo, contornato da ulivi e da variegate piante ed arbusti, sorge il ridente paese di Poderia, frazione di Celle di Bulgheria.
Questo paese si caratterizza per l’identificazione con la Santa martire Sofia, al punto che nel nominare Poderia la mente associa subito il paese alla Santa.

Santa Sofia, la storia

Sofia, che vuol dire sapienza, è il nome di una delle sante più celebri del cristianesimo, il cui culto è diffuso sia in Occidente che in Oriente.
Secondo un antico manoscritto, Sofia è un’illustre matrona, forse originaria di Milano, vissuta tra la fine del I e l’inizio del II secolo, sposa di un senatore di nome Filandro e madre di tre figlie: Pistis (Fede), Elpis (Speranza) e Agape (Carità). Dopo la morte del marito distribuisce ai poveri le ricchezze e vive a Roma, dove si dedica all’assistenza dei prigionieri cristiani.
Viene denunciata dal prefetto di Roma, Antioco, all’imperatore Adriano, perché la sua predicazione aveva indotto alcune donne sposate a vivere castamente. Convocata al cospetto dell’imperatore, insieme alle tre figlie, le viene intimato di rinunciare alla fede cristiana. Di fronte al suo rifiuto, Sofia viene crudelmente frustata e segnata con un marchio sulla fronte. Poi è la volta delle figlie che, per non aver rinnegato la fede in Cristo, vengono barbaramente uccise. Sofia raccoglie i corpi delle figlie e vi dà sepoltura fuori dalla città, sulla via Aurelia. Per il dolore muore sulla loro tomba, pochi giorni dopo.

La venerazione a Poderia

Una cappella, in cui era custodita una tela, poi andata distrutta, è l’unica testimonianza presente a Poderia circa il culto della Martire e le sue tre figlie, il cui inizio si perde nella notte dei tempi.
Diciotto anni di duro lavoro, di enormi sacrifici per i fedeli, la ferrea volontà del giovane parroco, Don Matteo Guida, consegnano alla comunità di Poderia una nuova e più ampia chiesa, edificata sul disegno della Basilica della Vergine del Rosario di Pompei.

Il 14 maggio del 1919, la chiesa viene benedetta ed aperta al culto. Ed il 14 maggio del 1931, la chiesa è arricchita dalla presenza delle reliquie della Santa.
A partire da questi due significativi eventi nasce a Poderia l’annuale festa di Santa Sofia del 14 e 15 maggio.
La banda musicale è schierata al suo posto, la piazza è gremita di persone ed avvolta dal vociare di bambini e di gente festante, due file ordinate di persone si preparano per dare avvio alla processione. Un armonioso crescendo di note squillanti accoglie l’immagine di Santa Sofia e le tre figlie che viene portata fuori dalla chiesa per iniziare il cammino lungo le vie del paese e benedire così tutti i fedeli e le famiglie.

L’incanto della festa oggi è solo sospeso. A causa della pandemia la bellezza e la magia della festa non potranno essere vissute. La gioia e l’armonia del ritrovarsi tutti uniti intorno alla Santa sono solo rimandate a tempi migliori. Nessun virus potrà mai cancellare il forte sentimento di questo popolo, perché Santa Sofia è il cuore di Poderia.

Il programma

Venerdì 15 Maggio: Solennità di Santa Sofia.
Ore 10:30 Solenne celebrazione eucaristica presidiata da S. E. Mons. Antonio De Luca a porte chiuse.
Ore 18:00 celebrazione eucaristica a porte chiuse.

Sarà possibile entrare nel Santuario 5 persone per volta mantenendo le distanze di sicurezza.
È necessario indossare i dispositivi di protezione individuali.

È fatto assoluto divieto di toccare le statue all’interno del santuario.

Nel Cilento Santa Sofia è festeggiata anche Alfano ed Albanella e si venera anche a Terradura (Ascea) e Piano Vetrale (Orria).

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