L’estate è alle porte, il clima è mite e il lungomare cilentano di certo non si fa attendere. Le spiagge iniziano ad essere circondate da anziani, famiglie con bambini e qualche passeggiatore in solitaria. C’è chi approfitta delle prime ore del giorno, se non addirittura l’alba, per camminare in riva al mare e respirare l’ebbrezza marina che accompagna i primi passi.
La fase 2 inizia con cautela, prudenza e il pieno rispetto delle norme di sicurezza. Le persone hanno un’aria diversa, il volto manifesta sentimenti contrastanti: un misto tra la paura del contagio – che si nasconde sempre dietro l’angolo – e il desiderio di evadere per sprigionare lo stress e la negatività, sensazioni che hanno accerchiato le nostre vita negli ultimi due mesi di prigionia. Ma come saranno realmente le nostre vite d’ora in avanti? Come ci porremo nei confronti degli altri e soprattutto quali saranno le mete prescelte dagli italiani?
Il Covid – 19 sta rivoluzionando molti aspetti della nostra vita e del vivere quotidiano, incluso il modo di viaggiare e di fare turismo. In questo periodo non si fa altro che parlare di come avverrà la ripartenza nel post pandemia, come riprenderemo a viaggiare appena sarà consentito spostarci e quali saranno le conseguenze del settore turistico italiano, pesantemente colpito della crisi economica derivante dal lockdown. L’emergenza porterà con sé l’opportunità di pianificare una vacanza diversa, volta alla scoperta di luoghi vicini ma sconosciuti, fino ad ora poco considerati, in favore della classica e rinomata meta turistica estera.
La visita di piccoli borghi architettonici e medioevali, l’outdoor e il fitwalking vedrà l’affermarsi di un turismo diverso, che condurrà il viaggiatore a contatto con una realtà dai sapori autentici e genuini. Il turismo di prossimità pone l’attenzione della domanda verso luoghi a pochi chilometri da casa, per favorire uno stile di vita lento e a contatto con la natura. L’Italia e specialmente il Cilento, è pieno di borghi e paesini che trasudano da ogni pietra storia, arte e tradizioni. Conosciuti per il loro graduale spopolamento, sono privilegiati per la tranquillità e l’assenza di traffico. Il 2020 potrebbe dunque rivelarsi l’anno ideale per i paesini interni del Cilento, caratterizzati da scorci paesaggistici da togliere il fiato, scavi e reperti archeologici, usi e costumi locali tutti da scoprire oltre che dalla prelibatezza di antiche ricette culinarie.