Infermiera positiva a Vallo: “Questo virus sempre più strano”

La donna era stata già dichiarata guarita dal virus ma è risultata nuovamente positiva: "E' uno dei tanti casi che si stanno verificando"

Di Carmela Santi

VALLO DELLA LUCANIA. Infermiera dichiarata guarita a Napoli oltre venti giorni fa, risulta nuovamente positiva. Intanto aveva ripreso a lavorare nell’ospedale San Luca. E’ la storia del nuovo caso di positività registrato ieri al “San Luca” (leggi qui). La donna originaria di Napoli ma residente a Casal Velino aveva ripreso a lavorare il primo maggio. Nelle scorse settimane era stata a Napoli per accudire il papà positivo al covid. L’uomo purtroppo non ce l’ha fatta. La figlia è rimasta a sua volta contagiata. Ha aspettano a Napoli la guarigione fino a metà aprile quando è stata dichiarata guarita dall’Asl Napoli 1. Entrambi i tamponi di controllo erano negativi. Dopo venti giorni l’infermiera è stata messa in servizio al San Luca di Vallo.

Infermiera del “San Luca” positiva: era tornata a lavoro da pochi giorni

Lunedì è stata sottoposta al test sierologico risultato positivo. Una prima doccia fredda per la donna e per i colleghi di lavoro. L’infermiera ha rifatto quindi il tampone faringeo ed è risulta nuovamente positiva. Al momento presenta solo lievi sintomi per cui è stata messa in quarantena presso la sua ambizione di Casal Velino dove vive con il suo compagno originario di Pollica. Ora saranno effettuati i test a tutto il personale del suo reparto. È probabile che i tamponi di controllo cui è stata sottoposta a Napoli abbiano dato falso esito negativo. Ogni spiegazione logica non ha placato qualche polemiche.

Le spiegazioni della direzione sanitaria

Qualche operatore sanitario ed utente ha chiesto spiegazioni alla direzione sanitaria sul perché la donna fosse stata reintegrata senza prima essere sottoposta ad un tampone di controllo. “Questo è uno dei tanti casi che si stanno verificando – la precisazione della direzione sanitaria – che nonostante due tamponi negativi a distanza di tempo si positivizzano nuovamente. La verità che è che questo virus è sempre più strano. Il test sierologico è stato fatto a tutti i dipendenti e nel caso dell’infermiera rientrata, visto che aveva una certificazione di due tamponi negativi della Napoli 1 addirittura potevamo anche non fare il test. E’ stato un eccesso di zelo, che in questo caso ci ha dato ragione”.

La situazione nel Cilento

Attualmente restano ancora ricoverate nell’area Covid del “San Luca” le altre due infermiere, una di Agropoli l’altra di San Mauro La Bruca. Se per quest’ultime due il contagio è stato interno al presidio, caso diverso per l’infermiera di Napoli. Nel comprensorio cilentano al momento si registrano sette positivia ad Agropoli, 4 a Casal Velino, 1 a Perdifumo e Laurino.

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