Fase 2, i richiami dei sindaci di Centola e Rofrano: troppi in strada

Il monito ai cittadini: no ad assembramenti ed uso delle mascherine. "La libertà che ci è stata data cerchiamo di meritarcela".

Di Fiorenza Di Palma

Sono dieci le persone in quarantena rientrate dalle ex zone rosse nel Comune di Centola. E’ quanto ha reso noto il Comune cilentanto. La Fase 2, come anche in altri centri del territorio, è iniziata anche qui senza particolari problemi anche se in alcuni casi i carabinieri sono dovuti intervenire per evitare assembramenti e invitare le persone ad indossare la mascherina. Proprio per questo il sindaco Carmelo Stanziola ha voluto lanciare un monito ai cittadini.

“Abbiamo riscontrato un’eccessiva presenza di veicoli e persone sull’intero territorio comunale”, ha detto il primo cittadino, annunciando che in questi giorni saranno incrementati i controlli e verranno sanzionati gli irresponsabili, “compresi quelli che non indossano la mascherina e non rispettano le distanze di sicurezza“. “Mi appello al vostro senso di responsabilità“, ha detto Stanziola.

In gran parte del comprensorio del Cilento, comunque, non si segnalano criticità, così come nel Vallo di Diano. La maggior parte delle persone indossa la mascherina e mantiene le distanze. Nei piccoli centri dell’interno, invece, dove la gente si sente più protetta, si segnala qualche trasgressione in più. E’ per questo che il sindaco di Rofrano, Nicola Cammarano, ha lanciato un avvertimento ai suoi concittadini. “Ho notato un po’ di rilassamento generale da parte di tutti i cittadini – spiega – oggi una certa libertà ce l’hanno data, ma invito la gente a mantenere le distanze e ad indossare le mascherine”. Il primo cittadino, poi, ha voluto far riferimento ad un caso specifico: “L’altra sera in piazza, 4-5 persone bevevano una birra come se stessero al bar. Questi comportamenti non saranno consentiti”.
“La libertà che ci è stata data cerchiamo di meritarcela”,
ha concluso il sindaco rofranese.

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