CASTELLABATE. Attività chiuse e dipendenti in cassa integrazione a causa dell’emergenza coronavirus. Ma ad oggi, per questi ultimi, delle erogazioni dell’Inps nemmeno l’ombra e il rischio concreto che anche i bonus della Regione possano sfumare. Un problema che sta interessando tantissimi lavoratori, anche cilentani. Alcuni di questi da circa due mesi sono senza liquidità, ma le spese da pagare restano.
Così i dipendenti di due attività di Castellabate, la Torretta e ditta Damiani Giuseppe, hanno deciso di scrivere una nota al presidente Giuseppe Conte, al Governatore Vincenzo De Luca e agli uffici Inps, in cui evidenziano tutto il loro disagio.
Lavoratori senza cassa integrazione, appello al Premier
«Lo stato emergenziale che il nostro Paese sta vivendo, ormai da mesi, ha dato il via ad una serie di misure, adottate dal Governo, al fine di fronteggiare i bisogni contingenti di tutta la popolazione. A tal proposito, ci teniamo a ricordarvi che ci sono ancora tanti lavoratori che, nel rispetto delle leggi e della salute pubblica, hanno chiuso le proprie attività produttive, hanno mandato a casa lavoratori con famiglie alle spalle, sono rimasti a casa».
Così si apre la lettera sottoscritta da Ottaviano Guerra, Angela La Pastina, Antonella Florio, Pietro Romano, Gennaro Verde, Domenico Della Vecchia, Fabio Mazzeo, Angela Damiani, Mirko Durazzo, Luca Durazzo, Massimiliano Zichittella e Giuseppe Memoli.
«I lavoratori hanno bisogno di risposte concrete alle tante promesse fatte! Promesse che sono rimaste in parte inadempiute da tutti gli organi competenti e che rischiano di trasformarsi in un’emergenza sociale, oltre che economica e sanitaria, ancor più grave di quella che abbiamo vissuto nei mesi precedenti. Le continue richieste al popolo italiano, di spendersi e sacrificarsi per il bene del Paese, sono state accolte. Da buoni cittadini abbiamo attenzionato alle regole. In ragione di ciò, ci saremmo aspettati da tutti, compresi gli onorevoli parlamentari, un minimo sforzo per combattere e vincere questa battaglia! Ci saremmo aspettati la devoluzione completa della loro indennità mensile a beneficio dei cittadini, trattenendo solo 600 euro per le spese familiari, solo in quel caso, avrebbero dimostrato la volontà di risollevare questo Paese».
Il futuro incerto per i lavoratori stagionali
Ad oggi, nonostante le difficoltà, l’erogazione della cassa integrazione in deroga non è arrivata; nessuna notizia del bonus per i lavoratori stagionali; per quanto riguarda questi ultimi il rischio è che «la situazione di stasi in ordine all’esito delle domande comporterà il non riconoscimento del bonus stanziato dalla Regione».
Cassa integrazione e bonus, l’appello
Di qui l’appello:«alla legge, ai diritti, al buon senso» e soprattutto la richiesta al premier Conte affinché con il Decreto Maggio, «di erogare in primis il bonus a tutti coloro che, in data odierna, non hanno ricevuto nessun sostegno economico; inoltre, di valutare la situazione dei lavoratori stagionali che, come categoria, potrebbero subire danni ancor più gravi nel periodo successivo alla copertura statale e regionale sopracitata. Bisogna tenere conto che, proprio in riferimento a questi ultimi, non si ha la certezza di quando e come reinserirsi nel mondo lavorativo».
Alla Regione, invece, la richiesta di «fornire chiarimenti e aiuti fattivi a tutti i lavoratori che, in questo momento, si sentono messi in disparte».