Roscigno: stop ad arrivi indiscriminati, attivo check point

Un check point a Roscigno: chi arriva sul territorio dovrà sottoporsi a controllo della temperatura corporea e comunicarlo alle autorità

Di Ernesto Rocco

ROSCIGNO. Dal 4 maggio comincia la fase 2. Tra le previsioni del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, c’è la possibilità di spostarsi tra Regioni per rientrare presso il proprio comune di residenza. Si prevedono numerosi arrivi di studenti fuori sede e lavoratori rimasti bloccati al nord durante il lockdown, alcuni provenienti anche da aree in cui il contagio è ancora diffuso.

Preoccupazioni per l’esodo dal nord: attivo check point

Una situazione che sta determinando preoccupazione. Molti sindaci e presidenti di Regione temono una nuova ondata di contagi a causa dell’esodo dal Nord; ecco allora che qualcuno sta adottando delle contromisure. E’ il caso di Roscigno dove il sindaco Pino Palmieri ha disposto un check point per chi arriva da un’altra regione. Questo sarà istituito presso il piazzale antistante l’edificio delle scuole medie: chi arriva a Roscigno, oltre a comunicare alle autorità, dovrà essere sottoposto a controllo della temperatura corporea. Presso il check point, inoltre, verranno date tutte le necessarie informazioni da seguire per il soggiorno sul territorio.

A Roscigno pugno duro durante l’emergenza

L’istituzione di un check point è soltanto l’ultima iniziativa dell’amministrazione comunale di Roscigno che in questa fase di emergenza si è mostrata particolarmente rigida. Nel febbraio scorso il sindaco Palmieri fu il primo amministratore a disporre delle multe per chi rientrava dal nord senza avvisare il Comune. Per i trasgressori erano previste sanzioni amministrative fino a 5000 euro.

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