Il futuro dell’ospedale di Agropoli è ancora incerto. Il presidio cilentano sarebbe dovuto servire per affrontare l’emergenza coronavirus. Insieme a quello di Scafati, infatti, era stato designato dall’Asl Salerno come un Covid Hospital, ovvero un ospedale dove trattare i pazienti infetti. Il nosocomio scafatese ha effettivamente aperto i battenti; così non è stato per l’ospedale di Agropoli per il quale si registrano ogni giorno ritardi.
Ospedale di Agropoli: rebus sulla riapertura
Più volte il sindaco Adamo Coppola ha annunciato la definitiva conclusione dei lavori, ma puntualmente è emersa qualche criticità che ha indotto ad effettuare modifiche al progetto inizialmente immaginato. A ciò si aggiunge l’assenza di specialisti che però, sempre secondo il sindaco agropolese, sono stati già contattati dall’Asl Salerno. Il primo cittadino di Capaccio Paestum Franco Alfieri, che pure ha partecipato agli incontri per l’ospedale, ha invece parlato di lavori strutturali non del tutto completati ma soprattutto ha guardato il futuro, auspicando che il Covid Hospital non serva (leggi qui).
Il progetto dell’Asl Salerno per l’ospedale di Agropoli
Alfieri, inoltre, ha annunciato novità anche per il futuro. In effetti il progetto dell’Asl Salerno non ha previsto soltanto interventi di adeguamento per il Covid Hospital, ma anche ulteriori opere. Il piano dell’azienda sanitaria prevede infatti ventidue posti di terapia intensiva distribuiti tra ex Rianimazione (6), Sale Operatorie (12), Cardiologia (4); 11 posti di terapia sub intensiva distribuiti tra ex Obi (4) ed Endoscopia (7) e 39 posti letto ordinari di degenza distribuiti tra Medicina (20), Disturbi alimentari (12), Utic (7).
Agropoli, insomma, andrebbe ad ottenere nuovi reparti che si affiancherebbero alla medicina generale attualmente già attiva. La speranza è che gli stessi siano funzionali ad un pronto soccorso rientrante nella rete dell’emergenza.