Buccino, il 20 aprile apre lo sportello del Piano di Emergenza

Albergatori e ristoratori locali: "Misure insufficienti, le perdite sono notevoli"

Di Antonella Eleonora Pacella

Dal 20 aprile sarà attivo presso il Comune di Buccino l’Ufficio di Piano per l’Emergenza, aperto dalle 10.00 del 20 fino alla mezzanotte del 30 aprile e che consentirà alle micro imprese artigiane, commerciali, industriali, edili, bar, ristoranti, gelaterie, riparazioni autoveicoli, motocicli, attività di servizi sanitari, socio assistenziali e varie, di richiedere il bonus di 2000,00 euro stanziato una tantum. “Con un ulteriore straordinario sforzo nel reperimento di risorse, il fondo per il Piano Socio Economico della Regione Campania è stato portato a 900 milioni di euro.

L’incremento di altri 300 milioni in aggiunta ai 600 già stanziati, consentirà di aumentare anche tutte le pensioni al minimo e gli assegni sociali” ha dichiarato Vincenzo De Luca, Governatore della Regione. In questi giorni, a soffrire soprattutto della quarantena sono Ristoranti ed Hotel, che secondo una stima dell’Osservatorio sui bilanci delle Srl- Focus Ristoranti ed Alberghi, avranno una perdita a livello nazionale di 16,2 milioni di euro, e quelli campani di 1,2 solo per i mesi di marzo ed aprile.

A tal proposito abbiamo intervistato il Proprietario dell’omonimo Hotel, Domenico Elia ed il Responsabile del Resort Eliceto Giuseppe Scotto, i quali confermano l’annullamento delle cerimonie, delle prenotazioni alberghiere, oltre al fermo di attività di ristrutturazione o, come nel caso dell’Eliceto di ultimazione della Spa e del maneggio. “I soldi stanziati sono insufficienti, molti sono concessi in prestito con garante lo Stato, ma per ovviare sarebbe più opportuno predisporre uno stanziamento a fondo perduto per compensare almeno il 30 % del mancato fatturato totale”, ha suggerito Domenico Elia, il quale aggiunge: “Una struttura grande come la mia ha già costi di gestione importanti, ho 24/26 dipendenti in cassa integrazione, ma non so per quanto sarà elargita, ci sono costi anche se l’attività è ferma, vorrei delle risposte da chi di dovere, per capire se è il caso di archiviare l’anno e riaprire il prossimo, perché è impensabile festeggiare matrimoni con invitati muniti di mascherina e seduti ad un metro di distanza l’uno dall’altro!”. Se si pensa che il settore matrimoni e cerimonie muove un notevole giro d’affari cui sono coinvolti altre professionalità, tra cui parrucchieri, estetisti fotografi, cantanti e quant’altro, è innegabile che non si tratta di un problema risolvibile a breve termine e risarciti adeguatamente i professionisti che hanno subito lo stop forzato.

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