Alfieri: “Covid Hospital ad Agropoli? Quasi ultimato ma speriamo non serva”

"Pensiamo già al futuro, gli scettici resteranno male quando l'ospedale sarà aperto"

Di Carmela Di Marco

L’ospedale di Agropoli sembrerebbe un mistero. Se il sindaco Adamo Coppola da settimane continua a chiarire che i lavori sono terminati, il primo cittadino di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, dice altro. “I lavori? Sono quasi terminati“, spiega. Insomma le opere sono ancora in corso per l’ennesima modifica del progetto da quando sono iniziati gli interventi. Dall’apertura del cantiere, infatti, sono state fatte più modifiche al progetto e di fatto, ad oggi, i lavori non sono del tutto ultimati, seppur mancano solo piccole modifiche. Ma Alfieri guarda già oltre: “Ci auguriamo che la struttura non debba essere utilizzata – osserva – ma nella strategia del centro Covid c’è anche la riapertura dell’ospedale, cosa che è avvenuta”.

“Sono stati fatti vari lavori come lo spostamento del centro per i disturbi alimentari che ha consentito l’allestimento delle sale operatorie e la rianimazione. C’è il centro Covid per l’emergenza ma anche altro che porterà all’apertura dei reparti. Sarà aperto il week surgery di cui si parlava, la lungodegenza, così come altri spazi inutilizzati verranno reimpiegati. Sono fiduciosi, questa occasione è stata utile per rilanciare l’ospedale”, spiega l’ex sindaco agropolese.

Alfieri in conclusione non risparmia stoccate agli oppositori: “Gli scettici sono quelli che resteranno male quando tutto questo sarà fatto. Purtroppo c’è gente che ha costruito il suo spazio politico e sui social sulla questione ospedale, quando avremo raggiunto i risultati perché ci saranno servizi essenziali per l’emergenza e i relativi reparti, si chiuderà il palcoscenico su questa vicenda e i critici si inventeranno qualche altra cosa per polemizzare“.

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