PISCIOTTA. Il centro cilentano è tra quelli dove non si registrano casi di coronavirus. Eppure nei giorni scorsi ci sono stati dei timori. Il soggetto risultato positivo, residente a Capaccio Paestum, infatti, è un medico che ha svolto attività di guardia medica anche a Pisciotta. I tamponi effettuati su persone del posto sono risultati negativi eppure c’era chi chiedeva ulteriori cautele con una attività di screening più ampia. A tal proposito, già il 6 aprile scorso, il dottor Aniello Marsicano della Miserocordia di Pisciotta, ha chiesto al Prefetto, alla Regione e all’Asl Salerno controlli più massicci, anche “al fine di tranquillizzare la comunità”.
Screening di massa: la proposta
L’associazione aveva anche garantito l’autofinanziamento per gli screening di massa. Tuttavia la risposta è stata negativa. “La certificazione di territorio COVID free, adeguatamente supportata a livello mediatico, avrebbe aumentato ancora di più l’attrattiva del nostro paese in termini di qualità e di sicurezza dell’offerta turistica – spiega Marsicano – Le strutture turistiche, utilizzando anche i soldi della tassa di soggiorno, con l’ausilio delle associazioni di volontariato (Protezione civile, Misericordia, etc) avrebbero potuto farsi carico dell’espletazione di test sierologici su ogni singolo turista, in modo da monitorare costantemente l’assenza del virus sul territorio e nel caso di un’eventuale positività intercettarla e isolarla immediatamente”.
Il costo del test varia dai 10 ai 20 euro e necessita di pochi secondi per espletarlo. Secondo il dottore Marsicano “L’unico modo per uscire da questa situazione, in attesa di un vaccino, mutabilità del virus permettendo, è quello di effettuare un monitoraggio di massa che coinvolga la quasi totalità della popolazione italiana e il coinvolgimento del settore turistico potrebbe essere la chiave di volta”. Dall’Asl Salerno, però, hanno chiarito che i test sierologici al momento sono riservati alle sole strutture pubbliche.