Buoni spesa spendibili solo fuori paese: malumori ad Ogliastro

Solo attività non del posto hanno risposto all'avviso pubblico: malumori in paese. Interviene la minoranza

Di Ernesto Rocco

OGLIASTRO CILENTO. I beneficiari dei buoni spesa assegnati dal Comune di Ogliastro Cilento, dovranno rifornirsi presso attività non del posto. Il caso sta innescando non poche polemiche, nonostante – va precisato – tutto sia avvenuto secondo le regole. Il Comune, infatti, nei giorni scorsi aveva predisposto un avviso pubblico per le attività commerciali intenzionate ad accettare i buoni spesa. A rispondere solo negozi non del territorio ogliastrese. Un disagio per i beneficiari, anche se alcuni esercenti hanno comunque messo a disposizione un servizio di prenotazione via WhatsApp con consegna a domicilio. Resta il problema per gli anziani, abituati a rifornirsi nelle attività del paese e non avvezzi alle nuove tecnologie.

Buoni spesa spendibili fuori paese: il malcontento dei commercianti

Il malcontento, però, è anche di alcuni esercenti. Questi, nonostante la pubblicazione dell’avviso pubblico sul sito del Comune, speravano in una maggiore diffusione del bando per partecipare. Magari anche attraverso i social, come solitamente l’amministrazione comunale fa. A prendere a cuore la questione anche il consigliere di minoranza Gerarda Ariana che ha inviato una lettera aperta al sindaco Michele Apolito.

La lettera aperta del consigliere Gerarda Ariana

“Le scrivo perché questa pandemia mi ha portato ad essere vicina ai cittadini ed anche all’amministrazione comunale attraverso la sua persona, portandomi a decidere che la mia missione, in questo momento, doveva essere finalizzata ad intervenire là dove fosse necessario, perché tutti in un momento così difficile dovrebbero prodigarsi e prestare attenzione al territorio in cui vivono – esordisce Ariana – Questo momento ha portato alla ribalta tutte le criticità che vive L’Italia e il nostro territorio in particolare, mai come adesso, ci si è resi conto che tante persone fanno degli sforzi assurdi per mettere il semplice piatto sulla tavola”.

“Un amministratore dovrebbe ringraziare i commercianti ed i loro collaboratori per quanto fanno – spiega il consigliere comunale – perché loro non sono immuni dal virus, continuando in maniera instancabile il loro lavoro al servizio dei cittadini. In considerazione del fatto che lei amministra Ogliastro da 30 anni chi più di lei conosce la realtà del nostro paese. Avevo deciso di mettere la politica da parte, in questo periodo, sostenedo sempre che l’amministrazione si sta prodigando e lavorando per i cittadini di Ogliastro. Purtroppo mi trovo costretta a dover prendere atto del fatto che il mio atteggiamento buonista e collaborativo non trova riscontro e che devo rimanere fedele a me stessa e alle posizioni certe che mi caratterizzano. Sono sconcertata ed ho sentito il bisogno di dirle, con questa lettera aperta, che non riesco a comprendere come le possa essere sfuggito di rendere edotti i cittadini ed i commercianti di Ogliastro Cilento, attraverso tutti i canali a sua diposizione, che peraltro utilizza di consuetudine con i vari comunicati”. Il riferimento non è soltanto al sito istituzionale, ma anche ai socil.

“L’ammontare dello stanziamento a favore del Comune di Ogliastro Cilento, da parte del governo, è di € 19558,00, un buon padre di famiglia avrebbe fatto in modo di farli circolare sul territorio anche per ripagare il grande sforzo a cui sono sottoposti i commercianti del Comune ed anche per consentire a tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare le app di nuova generazione per la trasmissione degli ordini e la conseguente consegna. Lei avrebbe dato, in questo modo, a chi li ha ricevuti, la possibilità di poterli spendere oltre che negli alimentari anche in farmacia, perché le sembrerà strano anche di questo c’è bisogno”, incalza Gerarda Ariana. E aggiunge: “Inoltre una riflessione mi viene spontanea e mi sembra, oltremodo, strano che lei possa non averci pensato: immaginiamo che in questo lungo periodo, che ci ha costretti a rimanere chiusi nelle mura delle nostre case, molti commercianti abbiano sostenuto le famiglie, nelle spese giornaliere, anche quando queste non avevano i soldi per pagare a queste stesse persone viene precluso la possibilità di dare continuità ai loro servizi. Lei dovrebbe conoscere il tessuto sociale del nostro territorio, molti lavorano alla giornata senza contribuzione e questo li ha posti in una situazione di grave disagio, ma un amministratore queste cose le conosce”.

Buoni spesa: le richieste

Di qui la richiesta: “Pur volendo riconoscere la sua buona fede poiché il bando di interesse, in maniera regolare, è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune, sicura che si sia determinata una distrazione anche da parte dei suoi collaboratori, le chiedo di consentire ai cittadini di Ogliastro la fruizione dei buoni spesa anche sul territorio di Ogliastro, dando dimostrazione che non vi è stata una mancanza di volontà ma un semplice incidente di percorso”.

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