SALERNO- Gian Piero Ventura, ex allenatore della Nazionale italiana, in estate, dopo un periodo di inattività, ha accettato la corte di Lotito ripartendo dalla Serie B, da Salerno e dalla Salernitana. Il tecnico ligure, che ha legato negli ultimi anni il suo nome a quello del Torino, ha rilasciato un’interessante intervista, uscita ieri, al quotidiano la Gazzetta dello Sport. Ventura, classe 1948, ha parlato della situazione attuale legata al calcio e dei tanti dubbi riferiti alla ripartenza dei vari campionati. Vi proponiamo uno stralcio delle dichiarazioni rilasciate dall’attuale guida tecnica dei granata, ad oltre un mese dallo stop delle attività sportive, alla “rosea”.
Ventura sulla possibile ripartenza
“Attualmente ci sono tante chiacchiere, leggo tante cose. Non è possibile parlare di calcio con così tanti morti ogni giorno. Soltanto i dottori sapranno dirci quando potremo tornare a giocare. Senza quarantena si dovrà convivere con il virus: come si farà? Serve un protocollo chiaro, se ci fosse un positivo in una squadra cosa succede? Si ferma ancora il campionato? Una buffonata”.
Il plauso di Ventura Vincenzo De Luca
“Devo dare atto che il governatore della Campania Vincenzo De Luca con il suo rigore è stato molto efficace, qui sentiamo meno il problema rispetto a come mi dicono si viva al nord. Ci sentiamo tutelati”.
Sul ritorno agli allenamenti
“Si dovranno ricreare le condizioni di prima: la voglia delle società e l’entusiasmo della gente qui alla Salernitana non mancano. Andare in campo, mi manca tantissimo. Finalmente comincio un lavoro con il preparatore e ci colleghiamo via Skype con i giocatori per qualche esercizio”.
Sull’esperienza alla Salernitana
“Volevo ritrovare il Ventura allenatore e riacquistare voglia ed entusiasmo che avevo perso. Non contava la categoria, contava il campo. E tutto sommato, grazie alla Salernitana, mi sono ripreso tutto. Mi sento 50 anni, alla Salernitana ho cominciato una nuova vita”