Oggigiorno, frequentare una palestra è abitudine comune.
La pratica di una disciplina sportiva, nell’immaginario collettivo, è considerata parte integrante e imprescindibile di un sano stile di vita.
Le strutture, sul territorio cilentano, sono tante e variegate per organizzazione ed offerta sportiva.
Sportivi di tutte le età e di diversa capacità, si cimentano in sedute di allenamento denominate con inglesismi che richiamano equilibrio e forza, coordinazione e potenza atletica.
Ognuno, sceglie lo stile e il programma che preferisce o più adatto alle sue esigenze.
Ma non è stato sempre così.
Alcuni decenni orsono, nel Cilento, le palestre erano mosche bianche e gli iscritti, nella migliore delle ipotesi, considerati dei perdigiorno.
In questo contesto storico e sociale, si inserisce la vicenda sportiva ed umana di Romano Santoro.
Uno sportivo che, a giusto titolo, deve essere considerato il pioniere, l’antesignano della cultura fisica nel Cilento.
Romano, più volte sul gradino più alto del podio in competizioni nazionali e internazionali (IFBB), si appassionò al body building in Germania, negli anni Sessanta, dove, al pari di tanti conterranei, si era trasferito per motivi di lavoro.
In Terra Teutonica, sin da giovanissimo, ebbe modo di apprendere le tecniche più innovative del culturismo moderno, allenandosi in strutture qualificate ed incrociando personaggi leggendari del calibro di Arnold Schwarzenegger (suo coetaneo) e Francesco Columbu l’unico italiano nella storia eletto: Mister Universo, Mister Mondo e, negli anni 1976 e 1981, Mister Olympia.
Programmi di allenamento mirati e diete alimentari studiate per la sua struttura (mesomorfo), gli garantirono, in pochi anni, uno sviluppo muscolare possente ed armonioso.
Una possanza atletica che lo fece conoscere, con ottimi risultati, anche nel mondo del sollevamento pesi e del pugilato.
Tra i tanti record stabiliti, ricordiamo uno squat realizzato con 300 kg sulle spalle. Una dimostrazione di potenza atletica assoluta.
Emblematica una gara di forza alla quale prese parte (vincendola) in una cittadina tedesca che lo vide tirare con una corda un vagone ferroviario (il giornale del tempo, sottolinea: carico di verdura) lungo i binari.
Quel giorno, alcune testate giornalistiche tedesche titolarono: “Dopo duemila anni, un Romano conquista di nuovo la città!”.
Alla fine degli anni Settanta, rientrò in Italia, nel Cilento.
Ad Omignano Scalo, nel Comune di Salento (SA), costruì una casa e dei locali dove organizzò una delle prime palestre cilentane. Un azzardo, una scommessa per quel tempo.
Una struttura funzionale, dotata delle macchine di allenamento più moderne, condotta con serietà e passione.
Quella passione che ha consentito a quel giovane innamorato del culturismo, di vincere la sua scommessa.
In quasi quarant’anni, centinaia di allievi hanno seguito i corsi di Mister Romano.
La stragrande maggioranza dei campioni di cultura fisica, formatisi al di qua del fiume Alento, hanno beneficiato direttamente o indirettamente dell’esperienza e della professionalità di Romano Santoro.
Uno sportivo di primissimo livello che ancora oggi, presenta un fisico tonico e possente, frutto di un’educazione sportiva figlia della disciplina e del metodo.
Un’esperienza da cui attingono a piene mani, i suoi giovani allievi, futuri campioni di domani.
Forza, Mister Santoro… l’avventura continua.