La ricetta della domenica: la pastiera

La ricetta della domenica. Sua maestà la pastiera

Di Letizia Baeumlin

Una leggenda narra che la pastiera sia nata della sirena Partenope che aveva scelto come sua dimora il Golfo di Napoli. I cittadini per ringraziarla portarono in dono farina, simbolo di ricchezza; ricotta, simbolo di abbondanza; uova, a simboleggiare la fertilità; il grano cotto nel latte, a fusione del regno animale e vegetale, e lo zucchero per celebrare la dolcezza del canto della Sirena Partenope. Lei decise di mescolare tutti gli ingredienti e venne fuori così il dolce Campano per eccellenza. Sua maestà la pastiera.

Nota: se si vuole preparare la pastiera con del grano fresco bisognerà metterlo a bagno in acqua fredda per qualche giorno e poi farlo cuocere con latte, strutto e aromi finché i chicchi di grano non assorbiscono tutto.

Preparazione: portare a bollore 600 grammi di grano Precotto con 300 g di latte e un cucchiaio di strutto, continuare la cottura mescolando dolcemente finché non si avrà la consistenza di una crema. Appena sarà fredda aggiungere 700 g di ricotta di capra, 600 g di zucchero, 50 g di cedro candito frullato, 7 uova intere e 3 tuorli, 20 grammi di aroma fiori d’arancio e 10 grammi di aroma millefiori. Lavorare il tutto poi aggiungere 250 ml di crema pasticcera fredda.

Per la crema pasticcera: 2 tuorli, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di farina e 200 ml di latte freddo. Per ottenere una crema liscia, lavorare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina gradatamente e poco alla volta il latte. Portare a bollore a fiamma moderata e fare addensare mescolando energicamente.

Per la sfoglia: 500 g di farina, 200 g di zucchero, 200 gr di strutto e 3 uova intere. Lavorare il tutto velocemente e far riposare l’impasto per circa 30minuti. Rivestire con la sfoglia tirata al mattarello fino ad avere uno spessore di pochi millimetri.

Distribuire all’interno la crema di grano per due terzi e decorare con delle strisce di pasta frolla. Infornare a 170° per circa un’ora e mezza e comunque fino ad avere una perfetta doratura. Si consiglia di lasciarla riposare per almeno 12 ore prima di servire.

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