LAURINO. Sta scatenando non poche polemiche la scelta del sindaco di Rofrano, Nicola Cammarano, di chiudere la strada che collega il centro cilentano con Laurino, in località Pruno. Al malcontento dei cittadini, infatti, ora si aggiunge quello degli amministratori del Comune limitrofo che hanno deciso di non restare con le mani in mano. L’Ente, guidato dal sindaco Romano Gregorio, è infatti ricorso al Tar affinché l’ordinanza del primo cittadino rofranese venga revocata.
Il problema maggiore è per i cittadini che “da sempre si approvvigionano dei beni e servizi primari nel comune di Rofrano (medico di base, farmacia, scuola, generi alimentari) percorrendo quella strada comunale, che pur versando in condizioni di dissesto è comunque percorribile con cautela, e una strada provinciale che collega Sanza a Rofrano”. Secondo l’amministrazione di Laurino, “Inopinatamente e senza alcuna interlocuzione, nel pomeriggio del 28 marzo 2020 sono stati installati dei blocchi di cemento sulla strada Laurino-Rofrano, che impedisce il transito degli autoveicoli con tutte le difficoltà derivanti per i residenti della zona”. Di qui la scelta di affidarsi all’avvocato Marcello Giuseppe Feola di Salerno affinché presenti ricorso.
Nei giorni scorsi il sindaco Cammarano aveva sottolineato come il provvedimento fosse conseguente ad un caso di contagio da coronavirus a Laurino. “Non sono scelte facile – aveva detto il primo cittadino – ma sono scelte che in questo momento servono e vanno adottate. Purtroppo in periodi di emergenza ognuno deve cambiare le sue abitudini. Qualcuno continuava ad andare e venire, è stato avvisato più volte ma non è cambiato nulla”.