La grave crisi sanitaria che stiamo vivendo ha sconvolto e non poco le nostre vite. Qualsiasi abitudine, anche nelle zone meno colpite da contagi in pratica, ha subito drastici mutamenti. Il mondo del calcio dilettantistico, ad esempio, ormai da un mese non vede più alcuna gara disputata. Abbiamo raccolto le dichiarazioni due tecnici, stimatissimi, che disputano il campionato di Prima Categoria: Dario Petraglia e Vincenzo Pagano. I due allenatori guidano Poseidon Licinella , formazione di Capaccio-Paestum e Sassano, squadra del Vallo di Diano. I due team militano ai vertici del girone F di Prima Categoria, con l’ambizione di centrale il salto in Promozione.
Dario Petraglia (Poseidon Licinella)
«Stiamo vivendo, un po’ come tutti, questo periodo a casa come normale che sia. Cerco di tenere stimolati -afferma Petraglia- i calciatori con cui mi sento quotidianamente. Ho fatto una tabella di allenamento per i ragazzi, alcuni personalizzati, mentre altri generici. Negli ultimi giorni, ovviamente i disagi sono aumentati -confessa il tecnico- in particolare per le limitazioni di uscita. Speriamo in una possibile ripartenza, anche se le aspettative non sembrano onestamente delle più rosee. Vediamo come si evolve la situazione, sperando in un miglioramento generale. La mancata ripresa sarebbe un peccato -conclude l’allenatore dei capaccesi- soprattutto per le squadre che ambivano a salire di categoria come ad esempio la nostra».
Vincenzo Pagano (Sassano)
«Ci troviamo in un momento di delicato ed angoscioso -dichiara Pagano- dove si combatte contro un nemico invisibile che ha scombussolato la vita quotidiana. Voglio fare un grosso augurio di ripresa al territorio valdianese, molto colpito da questo virus. Ai ragazzi -ammette l’allenatore- non è stato assegnato nessun programma, con le restrizioni imposte sarebbe difficile allenarsi, ognuno cerca di tenersi in forma da se. Per la ripartenza sono scettico, penserei come iniziare il prossimo. Al momento vedo molta confusione, c’è grossa difficoltà nei professionisti figuriamoci nelle nostre categorie. I tempi di ripresa –conclude Pagano– stanno scadendo, visto che anche le condizioni sanitarie dovranno essere ottimali. Spero, infine, che la gente continui a rimanere a casa».