Decreto Fioramonti bye bye: psicologia è di nuovo online

Di Redazione Infocilento

Il Decreto Fioramonti, firmato il 23 dicembre 2019 dall’allora Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Lorenzo Fioramonti è stato ritirato per vizio di forma alla fine di febbraio. Possono tirare un sospiro di sollievo tutti gli studenti che erano iscritti o che  volevano iscriversi alla facoltà di scienze dell’educazione, scienze della formazione e psicologia online. Il decreto infatti prevedeva l’eliminazione di alcuni corsi di laurea telematici perché si riteneva che alcune lauree non potessero essere conseguite in via telematica, in virtù della necessità di accumulare un’esperienza sul campo anche durante lo studio. Non era dunque la stessa cosa studiare psicologia o economia online nell’idea del ministro, perché era preferibile rifarsi al sistema accademico tradizionale.

La reazione degli studenti
All’annuncio del decreto numerosi studenti delle Università telematiche, tra cui Unicusano, hanno subito inviato una lettera ai giornali in cui spiegavano che la scelta di Università telematiche era condizionata da numerosi fattori, tra cui quelli di conciliare studio e lavoro, e che quindi la conferma del decreto avrebbe portato ad una perdita di numerosi studenti di queste facoltà, impossibilitati a fare altrimenti. Le valutazioni dei corsi di studio inoltre erano assolutamente positive, ritenendo quelli delle università telematiche tranquillamente equiparabili a quelle tradizionali, per qualità dei docenti e dei corsi di studio.  La proposta è arrivata in un momento che premia in realtà le università telematiche, che contano ormai oltre 82 mila studenti, con un incremento esponenziale negli ultimi 10 anni. Incremento che non si può certo ignorare e che dovrebbe essere preso a riferimento per riorganizzare le università e dare spazi e riconoscimenti a realtà avanzate e che propongono nuove metodologie di insegnamento.


I vantaggi dell’e-learning

Nell’occhio del ciclone c’è sicuramente l’e-learning, un metodo di apprendimento incentrato sull’utilizzo della tecnologia. I principi che regolano l’apprendimento a distanza si basano sull’obiettivo di fornire formazione a chi è impossibilitato a seguire le lezioni in diretta per qualsivoglia motivo e per far questo utilizza piattaforme online. La teledidattica è ormai acquisita in diverse realtà e utilizzata come metodo di formazione continua anche in scuole ed università. Le perplessità che ci sono in merito a questo nuovo modo di insegnare e formarsi sono molto probabilmente dovute alla non conoscenza a fondo del suo funzionamento. La lezione frontale ha una sua importanza essenziale, ma nulla vieta di acquisire concetti anche mediante il “filtro” della tecnologia. Le piattaforme online offrono agli studenti tutta una serie di servizi che favoriscono l’acquisizione delle informazioni e l’organizzazione di un piano di studi che è assolutamente equiparabile a quello delle università tradizionali. Ciascun studente ha un proprio profilo di accesso e all’interno di questo spazio può accedere alle video-lezioni dei docenti in ogni momento, scaricare il materiale utile per l’esame e organizzare delle verifiche intermedie per valutare lo stato della preparazione. Le Università telematiche offrono anche la possibilità di frequentare un campus, seguire laboratori ed svolgere tirocini,  a completamento dell’apprendimento accademico.
Bisognerebbe dunque strutturare in maniera più organica tutto l’apparato della formazione universitaria, non limitando in maniera poco convinta alcuni corsi, ma integrando il più possibile i sistemi.

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