Il sindaco di Castellabate pronto a trasferire i soldi dell’ex Piano di Zona S7, di cui il Comune era capofila, al Piano di Zona S8. Un modo per poter garantire risorse per l’emergenza. Di fatto, però, la scelta ha causato non poche polemiche. Luigi Maurano, consigliere comunale di Castellabate, non risparmia accuse. “Il 1 Gennaio 2013 Castellabate perde il ruolo di Comune Capofila per incapacità politica. Si passa così all’Ambito Sociale di Zona S8 con Vallo della Lucania quale nuovo Comune Capofila – ricorda – A quel punto il Comune di Castellabate avrebbe dovuto versare al Comune di Vallo della Lucania i soldi presenti in cassa. Cosa che non ha fatto. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di euro. Per otto anni, per tale motivo, questi soldi sono stati sottratti alla fasce più deboli, agli anziani, ai diversamente abili, ai minori e alle famiglie con difficoltà economiche.
Quando in questi anni sollevavamo il problema e chiedevamo la restituzione di queste risorse l’Amministrazione di Castellabate negava tutto. Diceva che non era vero. Che stavamo dicendo sciocchezze.
C’è voluta una pandemia per fargli ammettere che per otto anni hanno sottratto soldi ai servizi sociali”.
Maurano critica le parole di Spinelli: “si vuol far intendere che questo sia un atto generoso. È un raggiro. È un atto dovuto con un ritardo illegittimo di otto anni. Anni nei quali le fasce più deboli sono state private di assistenza e aiuto per mancanza di fondi. Di quei fondi che l’Amministrazione di Castellabate non versava. E vi dirò di più. I soldi che il Comune di Castellabate ha trattenuto illegittimamente in questi anni e che deve versare al Piano Sociale di Zona S8 sono molti di più dei 368.710 euro. Infatti superano il milione”.
“È inconcepibile fare propaganda politica sulle difficoltà delle persone”, conclude Maurano.
A Vallo della Lucania, invece, compreso il momento, si va oltre le polemiche e si fanno proposte costruttive sull’utilizzo dei fondi. I consiglieri Nicola Botti e Francesca Serra potrà essere assegnato in percentuale ai diversi comuni che compongono il piano di zona, affinché ognuno di essi lo possa utilizzare a favore di tutte le famiglie bisognose.
I consiglieri hanno chiesto anche di convocare il coordinamento istituzionale del Piano e di valutare la possibilità di estinguere i debiti dei comuni affinché gli stessi versino le somme direttamente alle famiglie. “In alternativa si potrebbe destinare alle fasce più deboli le quote di compartecipazione per tutto l’anno 2020”, dicono i consiglieri.