Leggo con piacere che è stato attivato un progetto per il Fiume Testene, grazie ad un accordo tra i Comuni di Agropoli, Laureana Cilento, Torchiara e Perdifumo, per risolvere le criticità del corso d’acqua. Proporrei che un simile accordo venisse stipulato con i Comuni di Capaccio-Paestum, Giungano, Cicerale Cilento ed Ogliastro Cilento per la salvaguardia del Fiume Solofrone. Fiume che attraversa un’area Industriale, un’area Agricola e il Rione Mattine, per sfociare sulle spiagge di Agropoli e di Capaccio-Paestum.
Vi ripropongo
una sintesi di vari articoli che ho pubblicato per realizzare nel bacino del
fiume Testene, un “Parco Fluviale Testene, Eco Sostenibile”. Già nel
lontano 1992 con un articolo pubblicato su “Il Mensile di Agropoli e del
Cilento” n°11/12, ipotizzai la realizzazione di un Parco Fluviale. Quell’anno
si discuteva animatamente di un progetto Regionale per la cementificazione del
fiume Testene e scrissi:(…) e pur vero che qualcosa bisogna fare per evitare
disastrose alluvioni ma solo un intervento oculato, come la creazione di un
Parco Fluviale, ridarebbe serenità ai preoccupati residenti delle zone a
rischio, consegnandoci un area tutta da godere e da vivere, salvaguardando,
così, una delle poche bellezze naturali rimasteci”.
Ad Aprile 2013 dal portale
di informazione”Infocilento” rilanciai l’idea-progetto: “Parco Fluviale
Testene, Eco Sostenibile”e così il 3 Agosto 2016.
Siamo a Luglio 2020 e
ribadisco la necessità di trasformare il fiume Testene in un’oasi verde che
coniughi la conservazione dell’ambiente naturale e la tutela della
biodiversità, con lo sviluppo socio-economico del territorio circostante. La
valenza turistica, la funzione economica, l’elevata accessibilità, le diverse
opportunità di fruizione e la centralità Urbana saranno i punti di forza del “Parco
Fluviale Testene, Eco Sostenibile”. Il fiume Testene per molti secoli è
stato, ed è tutt’oggi, l’incubo degli Agropolesi. Il suo regime torrentizio,
che alimenta improvvise piene, ha arrecato nella vallata agropolese ingenti
danni a cose e persone. Com’è possibile che in tanti secoli mai nessuno abbia
tentato di arginare i danni provocati dal fiume Testene? Ancora oggi il
Testene, cerniera delle nuove aree urbane di Agropoli, quali rione Marrota,
zona 167, rione S.Marco, rione Lido Azzurro, etc. è portatore di numerose
problematiche irrisolte.
In questi anni nel fiume
Testene sono ritornate le garzette, hanno sostato gli Airone, si è riformato
l’ecosistema fluviale. E’ evidente che l’habitat del nostro fiume è l’ideale
come sosta migratoria di molte specie di uccelli.
Il Parco Fluviale Testene deve essere dotato di aree pubbliche realizzate con un progetto di spazio verde fornito di linguaggio architettonico e collegato ai principi di sostenibilità e compatibilità ambientale. Arricchito di strutture ed attrezzature per lo sport ed il tempo libero all’aperto: tiro con l’arco, centro equitazione, maneggio, piste ciclabili e pedonali, postazioni di Birdwatching, aree giochi e di attesa, percorsi vita, aree picnic e di riposo, etc.
Il fiume Testene è un habitat naturale da preservare e valorizzare per evitare, nei prossimi anni, delle inutili, disastrose ed inqualificabili cementificazioni.
Il “Parco Fluviale Testene, Eco Sostenibile” ci darebbe la possibilità di recuperare e riqualificare un’area, nel cuore di Agropoli, da valorizzare per lo sviluppo ambientale, sociale ed economico del nostro territorio.