Emergenza Covid-19: Comuni del Cilento a sostegno delle famiglie

Ecco le iniziative avviate dai comuni per sostenere le famiglie in difficoltà in questo periodi di grande emergenza

Di Ernesto Rocco

L’emergenza coronavirus non è solo sanitaria, ma anche economica. Con la chiusura delle attività tante famiglie cominciano ad avere difficoltà dovute alla carenza di liquidità. Per alcune diventa anche un problema fare la spesa. Ecco perché alcuni comuni si stanno attivando per avviare dei progetti finalizzati a sostenere chi maggiormente avverte gli effetti della crisi. Tra i primi comuni a scendere in campo Capaccio Paestum che ha sollecitato le aziende a garantire fondi e beni per i meno fortunati (leggi qui) residenti nei centri dell’Alto Cilento. Ora le iniziative si moltiplicano.

Sostegno alle famiglie per l’emergenza coronavirus: Pollica

A Pollica il sindaco Stefano Pisani ha annunciato che da lunedì sarà messo a disposizione dei nuclei familiari più bisognosi un pacco alimentare. Ciò è possibile grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare Onlus. Ad occuparsi della distribuzione dei beni la Croce Rossa. In settimana anche Castellabate aveva annunciato la una raccolta di prodotti alimentari.

L’iniziativa di Montano Antilia

A Montano Antilia il sindaco Luciano Trivelli ha deciso invece di fare da sé. Il primo cittadino ha annunciato che dal prossimo 31 marzo, le fasce più deboli della popolazione avranno la possibilità di ritirare pacchi di pasta e barattoli di pelati. Ad acquistarli presso gli esercizi commerciali del paese, sarà lo stesso sindaco.

Sostegno alle famiglie: contributo per quelle di Rofrano

Il Comune di Rofrano, infine, ha scelto di dare un contributo economico a 40 famiglie che stanno subendo maggiormente gli effetti della crisi. Ad ognuna di loro verranno assegnati 300 euro quale sostegno per affrontare questo particolare momento.

Nei giorni scorsi anche il Comune di Laurito era sceso in campo erogando 800 euro ai titolari delle attività commerciali del territorio, chiuse a causa dell’emergenza coronavirus (leggi qui).

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