Capaccio Paestum: aziende a supporto delle famiglie in difficoltà

Tra le donazioni, anche quella del Mercato Ortofrutticolo di Capaccio Paestum

Di Comunicato Stampa

Con una donazione di circa un quintale di frutta fresca, anche il Mercato Ortofrutticolo di Capaccio Paestum contribuisce alla gara di solidarietà lanciata dal Comune di Capaccio Paestum. Da ieri – martedì 24 febbraio – l’Amministrazione comunale ha infatti attivato il Servizio ‘UNA COMUNITÀ SI PRENDE CURA’, che intende andare incontro alle esigenze di quelle famiglie che, a causa dell’emergenza Coronavirus, vivono concrete difficoltà economiche, al punto di non potersi più permettere l’acquisto di generi alimentari.


Da quando, nella giornata di ieri, è stata data la notizia dell’avvio del Servizio, molti commercianti e imprenditori hanno “comunicato al Comune la volontà di effettuare donazioni di generi alimentari. “La risposta – commenta il sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri – è stata molto positiva. Purtroppo sono state superiori alle previsioni anche le richieste di supporto da parte di famiglie in difficoltà. Devo dire, con rammarico, che ci avevamo visto giusto; nelle prossime settimane l’accesso ai beni di prima necessità potrà divenire una delle conseguenze più serie dell’emergenza Coronavirus. Bisogna essere, al tempo stesso, preparati e solidali”.

Intanto, per velocizzare le procedure di accesso, il Servizio ‘UNA COMUNITÀ SI PRENDE CURA’ è stato dotato di due differenti linee telefoniche. Le imprese che vogliono donare possono rivolgersi allo staff di ‘UNA COMUNITÀ SI PRENDE CURA’, al numero telefonico 0828 1998044 (i volontari di Protezione Civile rispondono dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19). Per le richieste di pacchi alimentari, è necessario invece contattare l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Capaccio Paestum al numero 0828 812223 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12,30).

“Ringrazio tutte le imprese e tutti i commercianti che hanno già annunciato la loro disponibilità. L’Amministrazione avrà piacere a rendere noti i loro nomi, anche se alcuni, con grande garbo, hanno chiesto l’anonimato. Credo che anche sul fronte del contrasto al disagio materiale nei prossimi giorni ci sarà molto da lavorare”.

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