All’indomani delle misure adottate dal Governo elvetico sulla situazione Coronavirus, abbiamo intervistato il Prof. Toni Ricciardi, storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra.
“La situazione qui in Svizzera al momento è silenziosa – dice il Prof. Ricciardi – nel senso che faticosamente nelle grandi città si sta cercando ancora di far rispettare la chiusura ma è ancora complicata. L’elemento che inizia a preoccupare molti è il fatto che la Svizzera è in proporzione il Paese europeo nel quale il fenomeno, l’epidemia cresce in maniera più veloce”
“La Svizzera è in grosso modo un pò più piccola della Lombardia, ha mille posti di rianimazione, e nel momento in cui dovesse arrivare un picco di casi come quello lombardo, il sistema rischia di crollare. Poi in questo Paese c’è sempre la discussione frenetica tra il preservare la salute e preservare i fondamentali dell’economia, però diciamo che anche qui con estremo ritardo rispetto all’Italia ormai si resta tutti a casa”, ha poi aggiunto Ricciardi.
Infine un messaggio agli italiani in Svizzera:” intanto dico di evitare il più possibile di uscire di casa, in questo Paese soprattutto per chi vive nelle grandi città come Basilea, Zurigo, Ginevra, Lugano ormai i supermercati hanno un servizio di ordinazione online. Ovviamente abbiate cura, attenzione per le persone più anziane, perché sono quelle maggiormente a rischio, e ai tanti giovani dico non pensate di essere invincibili perché nessuno di noi lo è.”