Coronavirus, aumentano i casi nel Vallo: ore di attesa in Cilento

Si attendono nuovi tamponi intanto arrivano nuovi provvedimenti della Regione

Di Redazione Infocilento

La giornata di ieri si è chiusa con un ulteriore aumento dei contagi nel Vallo di Diano, mentre il Cilento resta in attesa di notizie su altri tamponi il cui risultato dovrebbe conoscersi nella giornata di oggi. Nel primo caso i positivi sono arrivati a 19: ai 17 di ieri si sono aggiunti un uomo di Teggiano, comandante dei vigili di Sala Consilina e una donna di Caggiano. Il primo era giunto lunedì sera all’ospedale di Polla con la febbre. Messo in isolamento ieri è arrivato il risultato del test: positivo. E’ ricoverata invece a Vallo della Lucania la donna di Caggiano risultata anch’essa affetta da Covid-19. Tutte le persone del Vallo di Diano colpite dal virus sono legate direttamente o indirettamente a soggetti che hanno partecipato ai raduni neocatecumenali organizzati ad Atena Lucana e Sala Consilina.

Nel Cilento, invece, si è ancora in attesa di nuovi tamponi: A Sessa Cilento dove un 71enne è risultato positivo, è in quarantena la famiglia, sottoposta a test di cui si attende l’esito; attesa anche a Vallo della Lucania sui familiari del 30enne proveniente dalla Provincia di Torino; in questo caso ad aspettare l’esito dei test c’è anche un giovane saperese che ha viaggiato con lui. Ad Agropoli nuovi provvedimenti di quarantena da parte del sindaco Adamo Coppola dopo che un ferroviere, 53 anni, come ha confermato il primo cittadino, ha accusato febbre e problemi respiratori e per questo trasferito all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania in rianimazione.

I provvedimenti della Regione: la richiesta dell’esercito

Intanto il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, facendo seguito alla corrispondenza dei giorni scorsi, ha scritto al Presidente del Consiglio, al Ministro della Difesa, al Ministro dell’Interno, al Capo del Dipartimento della Protezione Civile e al Prefetto di Napoli, segnalando che ancora oggi si registrano assembramenti dei cittadini e trasgressioni alle prescrizioni imposte in sede nazionale e regionale. Diventa quindi ancora più urgente – scrive De Luca – la necessità di avere sul territorio unità delle Forze Armate a supporto delle Forze dell’Ordine, cui va il riconoscimento del grande sforzo organizzativo e di efficienza che sta assicurando su ampie aree del territorio per il rispetto delle misure sanitarie adottate. La necessità dell’invio di pattuglie delle Forze Armate, come sollecitato dagli stessi sindaci, diventa altresì indispensabile nei territori dove sono state adottate misure di restrizione più ampie, come i Comuni in quarantena. La Regione sta organizzando anche una presenza suppletiva di pattuglie della Protezione Civile nei Comuni interessati.

Fondi per le politiche sociali

La Giunta regionale, inoltre, ieri ha approvato una delibera che dispone l’anticipazione di 15 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale e regionale Politiche sociali in favore degli Ambiti Territoriali e/o dei Consorzi della Campania. La misura serve per assicurare i servizi sociali nell’attuale periodo emergenziale, con priorità ai soggetti con disabilità e agli anziani, nelle more del completamento del procedimento di predisposizione e presentazione dei Piani sociali di Zona.
Sono poi stati prorogati al 30 Giugno i termini per la presentazione delle proposte di programmazione degli interventi del sistema regionale integrato di educazione e istruzione.
E in una importante riunione con la Unità di crisi della Protezione Civile regionale sulle criticità per le persone disabili, è stato deciso di integrare la struttura con il direttore generale delle politiche sociali o suo delegato, primo passo verso la costituzione di una task force regionale in seno alla Direzione politiche sociali, con funzione di raccordo tra gli Ambiti territoriali, il Terzo settore e le Associazioni di persone disabili. ​

Le problematiche delle persone con disabilità

Infine sono state affrontate le problematiche espresse dal mondo dell’assistenza alle persone con disabilità e non autosufficienti, in questa delicata fase di gestione dell’emergenza sanitaria. Tra le altre questioni si è chiarito che ai soggetti con disabilità psichica o patologie psichiatriche per la gestione delle crisi comportamentali legate alle loro patologie, è consentito uscire di casa con l’assistenza necessaria di un accompagnatore, limitando allo stretto necessario la permanenza fuori casa e con le misure di prevenzione raccomandate (distanza interpersonale, uso di mascherine).

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