AGROPOLI. “L’art. 32 della Costituzione sancisce il sacrosanto diritto alla salute ma il Cilento è esonerato. Il Cilento non ha la possibilità di far valere questo diritto Costituzionale. Il nostro territorio è vasto ed ha una densità demografica molto elevata che non può essere gestita dai vicini ospedali di Vallo della Lucania e Battipaglia. Da anni attendiamo questa apertura, ora più chemai, abbiamo la dimostrazione che i tagli alla sanità pubblica hanno danneggiato il nostro territorio”. Inizia così la petizione lanciata on line da Gerarda Ariana, consigliere comunale di Ogliastro Cilento, per chiedere al Governatore Vincenzo De Luca di riaprire l’ospedale di Agropoli.
“In un momento di crisi, dove ci si chiede di fare sacrifici per la salute pubblica, non ci viene garantito il diritto alla salute – spiega Ariana – A questo punto mi viene da pensare che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Chi ci chiede di restare a casa dovrebbe garantire l’applicazione dell’art. 32 della Costituzione. Quando si va in guerra ai soldati si forniscono le armi, siamo in guerra ed ai cittadini non viene garantita la possibilità di essere curati con l’ospedalizzazione”.
“In considerazione del fatto che la struttura dell’ospedale civile di Agropoli deve essere solo attrezzata non capisco perché non venga presa in considerazione”, prosegue il consigliere comunale di Ogliastro che poi pone un interrogativo a De Luca: “si sente di farsi carico di tutti i cittadini cilentani che andranno incontro a morte sicura a causa della sua testardaggine?”.
“Il Cilento sta osservando il DPCM restando a casa ma lei sarà l’unico responsabile, nel caso in cui si dovesse verificare il picco di covid19 sul territorio, di uno sterminio di massa a causa della mancata apertura dell’ospedale di Agropoli”. Così si conclude la petizione. Per firmarla clicca qui.