CAPACCIO PAESTUM. Convergenze, operatore di tecnologia integrato attivo nei settori Telecomunicazioni, Energia, E-mobility con il network EVO (Electric Vehicle Only), con sede a Capaccio Paestum in provincia di Salerno, in base alla propria prospettiva ha rilevato, dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, un incremento del traffico dati sia nelle ore diurne che in quelle serali nell’area della Campania.
Convergenze, fondata nel 2005 dall’attuale Presidente e AD Ing. Rosario Pingaro con l’obiettivo di colmare attraverso la tecnologia wireless il digital divide nel Cilento, in provincia di Salerno, opera da 15 anni nel settore delle TLC. Col tempo poi l’attività e la copertura dell’infrastruttura si è estesa in tutta Italia e anche a livello internazionale. Ad oggi Convergenze gestisce oltre 2.200 i km di fibra di proprietà posata nel Sud Italia e principalmente in Campania e circa 550 con diritti d’Uso (IRU), numeri che la rendono una realtà di riferimento nel settore in questa area geografica. In termini assoluti, l’aumento di traffico è stato di 5 giga al secondo (20 totali) durante le ore diurne, 8:00-18:00 e di 3 giga al secondo (20.5 totali) durante le ore serali, dopo le 18:00.
Questo aumento non ha generato nessun tipo di problema sulla quasi totalità delle reti sia di proprietà di Convergenze che su quelle utilizzate in wholesale, considerando che sono dimensionate per picchi superiori di utilizzo.
In questa fase di picco del cosiddetto smart working e di aumento della presenza nelle proprie abitazioni con consumo di banda per attività di intrattenimento Convergenze si è da subito attivata per garantire l’assistenza costante agli utenti, sia clienti, che altri operatori e partner, anche con upgrade di banda in tempi rapidi, garantendo la continuità del servizio.
Si precisa infine che Convergenze, nel rispetto delle normative emanate dal Governo, ha messo in atto tutte le possibili misure a tutela dei propri dipendenti, limitandone la presenza in ufficio, agevolando il lavoro da remoto e sospendendo tutte le attività fisiche non strettamente necessarie, per salvaguardare la loro salute e quella delle loro famiglie, con l’augurio che l’emergenza possa rientrare nel più breve tempo possibile.