“Cari amici , innanzitutto grazie tutti per le migliaia di auguri di pronta guarigione per me è la mia famiglia . Dopo tre giorni di lunga attesa ho appreso di aver contratto il CORONAVIRUS COVID-19. Ho sperato, anzi ero convinto alla fine di farcela , come sempre . Ma non è stato così . Una brutta doccia fredda sopratutto per i miei familiari che avrò infettato e qualche collega che sarà a rischio”. Inizia così il messaggio del questore della Camera, Edmondo Cirielli che in mattinata aveva annunciato di essere positivo al coronavirus.
“Devo dire che non mi preoccupo molto per me – prosegue – innanzitutto perché sto bene , da lunedì che non ho la febbre ma solo fastidiosi e persisti sintomi influenzali e poi chi di voi mi conosce sa che sono uno molto tosto e razionale , alcuni dicono perfino freddo. Ma posso garantirvi che la vera sconfitta per me è stata vedere il mio piccoletto di 40 giorni stanotte con la febbre alta dolorante e sofferente. Uno strazio. Per un genitore è sempre terribile vedere soffrire un proprio figlio ma quando si sa che è per propria colpa è veramente una cosa che non auguro a nessuno. Prima di vederlo così avevo pensato in fondo che avevo fatto bene ad andare alla Camera nonostante da militare sapevo fosse una sciocchezza recarsi in un luogo così affollato, con migliaia di persone che venivano dal Nord, e che come Questore ero responsabile della sicurezza della Camera e quindi dovevo andare , ed infatti ho partecipato a molte riunioni dedicate. Poi d’altro canto ero stato il più duro nel chiedere misure estremamente drastiche e che qualcuno del Governo ha perfino accusato di sabotare le Istituzioni per il mio zelo irresponsabile”. Ma posso garantirvi che vedere mio figlio stare male per colpa dei miei Doveri fa vacillare molte certezze”.
“Ciò detto non dobbiamo mollare e dobbiamo seguire le disposizioni delle Autorità, perché ora vanno nella giusta direzione per aiutare il sistema sanitario , i medici e gli infermieri che si prodigano per curarci . Buona fortuna a tutti”, conclude Cirielli.