Alle ore 10 di sabato 14 marzo a Capaccio Scalo, in contrada Gromola, prendono il via i lavori di ricollocazione di una delle tre cupole geodetiche di proprietà del Comune. Si avvia così verso la definitiva conclusione una vicenda cominciata nel 2014, quando le cupole furono acquistate dall’Ente e posizionate in prossimità dell’area dei templi, perché potessero accogliere eventi e manifestazioni. Le polemiche che ne scaturirono, ma soprattutto la decisione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di non concedere un’autorizzazione permanente, imposero un ripensamento; le cupole furono perciò messe a deposito, in attesa di una nuova sistemazione.
Come spiega il Sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri “vista la delicatezza del momento non ci sarà alcuna cerimonia. Quello di sabato mattina resta comunque il momento di avvio di un intervento molto atteso dalla nostra Comunità. Nel giugno scorso, al momento della mia elezione, ho detto con chiarezza che il riutilizzo delle cupole geodetiche avrebbe rappresentato uno dei punti caratterizzanti dei primi mesi di attività amministrativa. Fin da allora avevamo preso un impegno preciso: destinare le tre strutture a funzioni sportive, sociali ed educative, facendone spazi di animazione per la vita di alcune delle nostre contrade. E, in tempi davvero contenuti, questa nostra idea comincia a prendere concretezza, in effetti quelle strutture ammassate in deposito erano diventate un vero spreco, oggi quella spesa diventa utile. Resto inoltre convinto che, anche quando è chiamata a fronteggiare gravi emergenze, il dovere di un’Amministrazione come la nostra sia quello di proseguire sulla strada del cambiamento”.
Per quanto riguarda Gromola, la scelta è stata quella di collocare la cupola geodetica accanto alle strutture scolastiche presenti nella zona. Una decisione motivata dalla volontà di contribuire – come si legge nella delibera di approvazione del progetto definitivo – ad “ampliare gli spazi utili agli studenti”, incentivando “la permanenza per attività complementari a quelle scolastiche, oltre a dare alla contrada una struttura polifunzionale”.