AGROPOLI. La chiusura di tutte le attività da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, annunciata nella serata di ieri (leggi qui), è stata rispettata quasi ovunque sul territorio. Questa mattina le saracinesche sono rimaste abbassate ad eccezione di macellerie, pescherie, fruttivendoli alimentari, supermercati, ottici, farmacie e poche altre attività. C’è però chi, o per ignoranza o nel tentativo di non essere scoperto, ha comunque aperto il proprio negozio.
Ad Agropoli, ad esempio, è stato necessario l’intervento dei carabinieri della locale compagnia per intimare la chiusura ad un negozio etnico, sito in pieno centro cittadino. Intorno alle 9.30 i militari sono giunti in corso Garibaldi e hanno ordinato la chiusura dell’attività così come da decreto del Presidente del Consiglio.
Le forze dell’ordine stanno continuando i controlli su tutto il territorio. Gli uomini della stazione di Agropoli, guidati dal comandante Carmine Perillo, hanno provveduto anche a denunciare due persone che si erano allontanate senza motivata ragione.
Oggi, comunque, le presenze in strada sono diminuite ulteriormente. Chi si sposta trova sovente i posti di blocco. E’ quindi necessario portare con sé un’autocertificazione che comprovi le ragioni per cui si è usciti di casa.
Chi trasgredisce rischia di subire le pene previste all’articolo 650 del codice penale, e cioè l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro «salvo che il fatto non costituisca più grave reato».