L’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania ha comunicato che nel pomeriggio di ieri sono stati esaminati 80 tamponi presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno. Dieci di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Ora il bilancio dei positivi in Campania è il sefiente: 147, di cui 2 guariti. Nel Cilento restano 3 i contagi, la donna di Montano Antilia però sta bene ed è stata dimessa. Si attendono i risultati di 13 tamponi eseguiti ad Agropoli. Questa notte seduta straordinaria di analisi al Cotugno. Primi risultati alle 10.
In Italia il bilancio dell’epidemia inesorabilmente si aggrava: a fronte di un numero complessivo di 10.149 casi, sono 1.004 le persone guarite e 631 le vittime, ci sono 168 vittime in più. Sono 877 le persone al momento ricoverate in terapia intensiva.
Nelle ultime 24 ore, secondo i dati resi noti ieri dalla Protezione civile, i morti legati al coronavirus in Italia sono stati 631, 168 in più di ieri, con un incremento del 36,2%. L’incremento dei malati, passati da 7.985 a 8.514 (+529) è stato del 6,6%.
C’è anche un primo parlamentare contagiato. Il deputato del gruppo Misto Claudio Pedrazzini è risultato positivo al test del Coronavirus. Pedrazzini, deputato di Lodi. I deputati che siedono negli scranni vicini a quelli di Pedrazzini sarebbero stati già informati perché possano prendere le dovute precauzioni.
Intanto in Campania pensano ad intervenire sulla sanità poiché il sistema rischia di collassare non tanto per l’emergenza coronavirus, ma per il terribile combinato disposto dell’epidemia con gli effetti di 15 anni di tagli con l’accetta su posti-letto e personale.
Viste le sciagure della Lombardia, e in attesa di provvedimenti di sistema, la Regione Campania – spiega Enrico Coscioni, consigliere per la Sanità del governatore De Luca – ha cercato di giocare d’anticipo e, grazie allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi, assumerà subito circa 1.600 professionisti – di cui 1.200 infermieri, che poi saranno incrementati fino a 1.500.
Una speranza per le aree del Meridione, intanto, arriva da Robert Gallo, fra gli scopritori, negli anni ’80, del virus dell’Aids e del primo test per diagnosticare l’Hiv, oggi direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland (Usa).
“L’epidemia in corso in Italia non è esattamente come quella che si è verificata in Cina. E non credo sia scontato che il nuovo coronavirus si diffonderà in maniera sostenuta anche al Sud perché, mappamondo alla mano, stiamo notando una diffusione da Est a Ovest e viceversa, piuttosto che da Nord a Sud. Se guardiamo appunto il globo, vediamo che il virus, ad esempio, non si è diffuso in Russia, come nemmeno in Africa. Non sappiamo ancora perché, forse è un fattore legato alle temperature, forse no. Ma è un elemento che ha senso tenere in considerazione”, dice all’Adnkronos.