Agropoli, controlli serrati: rischia la sanzione anche il parroco

Messa a porte chiuse, ma c'è chi chiama i vigili urbani

Di Gennaro Maiorano

AGROPOLI. Controlli rigidi in città per verificare il rispetto delle regole disposte con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Comune di Agropoli ha attivato una task force che prevede la vigilanza per evitare assembramenti di persone, anche con droni (leggi qui). I carabinieri della compagnia di Agropoli, inoltre, stanno effettuando dei controlli a campione per verificare che gli automobilisti che si spostano abbiano comprovate necessità.

Controlli serrati, anche il parroco rischia sanzioni

Il rigore attuato in questi giorni, però, rischia anche di determinare qualche fraintendimento ed è quanto accaduto ieri in località Moio di Agropoli.
Visto il divieto di effettuare celebrazioni all’interno delle chiese, infatti, il parroco della parrocchia di Sant’Antonio da Padova don Carlo Pisani aveva deciso di dire la messa a porte chiuse, attivando però gli altoparlanti in modo che dall’esterno potesse essere ascoltata la celebrazione. Alcune persone si sono così radunate nel piazzale, garantendo le giuste distanze l’uno dall’altro. Qualcuno, però, ha informato la polizia locale ipotizzando assembramenti di persone per ascoltare la messa.

I controlli dei vigili

I vigili sono così giunti sul posto per verificare quanto accaduto ed hanno chiesto spiegazioni al parroco. L’equivoco è stato chiarito ma non sono mancate polemiche. “Abbiamo ascoltato la messa a distanza – chiarisce una fedele – alcuni erano addirittura in macchina. Nessun assembramento”

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