Presidi sanitari senza mascherine ed altri sistemi di sicurezza. Il problema interessa in particolare gli ambulatori distrettuali che “in questa fase risultano abbandonati a sé stessi ed in cui in alcuni casi i dipendenti sono stati costretti a comperare i dispositivi pagandoli di tasca propria”, denuncia il segretario del sindacato NurSind, Biagio Tomasco.
“Negli ospedali la situazione non cambia, con la carenza dei dispositivi sopra descritti ed in particolar modo delle mascherine chirurgiche, cosa alquanto singolare e che presta il fianco alle più disparate interpretazioni. Stesso discorso per i disinfettanti a base alcoolica (amuchina gel e similari) che risultano essere forniti con il contagocce dalle varie farmacie che adducono come scusante la carenza dei prodotti”, prosegue il segretario NurSind che afferma: “Tutto ciò non è più tollerabile”. Di qui la richiesta di avviare un’indagine conoscitiva sul perché “ci siano le mancanza sopra emarginate”. “Non siamo Santi, siamo infermieri e non vogliamo diventare martiri”, conclude Tomasco.