«Attrezzare un punto nascita prossimo all’ospedale Cotugno per le donne gravide ricoverate con febbre». E’ la proposta lanciata da Mario Polichetti, medico e sindacalista Fials, in merito all’emergenza Coronavirus e alle problematiche che potrebbero presentarsi al Ruggi di Salerno.
«In questa fase non siamo in grado di gestire le donne incinte che arrivano al nostro presidio con la febbre – avverte Polichetti – Non ci siamo con la tempistica per il tampone e i controlli del caso. Rischiamo di ammettere una paziente che nella maggior parte dei casi ha una febbre normale, ma in minima percentuale potrebbe avere una infezione da Covid-19. Chiediamo dunque di istituire un centro nascita vicino al Cotugno, che potrebbe essere il Secondo Policlinico dell’Università di Napoli».
Il ginecologo entra poi nel merito dei rischi legati alla tipologia di paziente indicata che, sottolinea, «non può venire da noi e girare come una trottola impazzita. Un paziente normale può essere messo in isolamento, ma nel caso di un’emergenza come il parto non c’è tempo di aspettare l’esito degli esami, bisogna procedere subito. Per questo può essere fondamentale attrezzare un punto nascita prossimo al Cotugno, cui si rivolgano le donne incinte con febbre da tutta la regione, in attesa che si definisca la positività o negatività al virus. L’unica alternativa è attrezzare adeguatamente il Ruggi, che al momento non può affrontare queste necessità».