Al cimitero di Agropoli il caos regna sovrano. Sono numerose le denunzie da parte degli utenti che ogni giorno, loro malgrado, frequentano il luogo santo per onorare la memoria dei propri defunti. I cittadini lamentano come sporcizia e incuria siano l’atroce normalità. Situazione sicuramente complessa e triste, ma a ciò si aggiungono anche una serie di furti sacrileghi ai danni di tombe e loculi. Le lapidi, cosa risaputa, sono adornate con portafoto, vasi, portafiori, scritte e altri ornamenti in rame. Gli oggetti funerari, divelti senza troppe pretese, finiscono nelle mani di ricettatori per essere poi rivenduti a compratori senza scrupoli.
I furti sacrileghi si sono allargati anche ai particolari chiodi utilizzati per le lastre di marmo: in qualche caso, infatti, i familiari dei defunti hanno avuto la triste sorpresa di trovare alcune lapidi degli ossari distrutte. La protesta corre sui social newtork, piazze virtuali dove ognuno si sente libero di denunciare ciò che non va.«Io ho perso una figlia in circostanze tragiche e credevo di seppellirla in luogo sacro – scrive un internauta – invece l’ho portata in una discarica. Per far giungere la sua salma dove adesso riposa ho affrontato dei sacrifici e devo assistere ad uno scempio continuo». All’indomani della pubblicazione di questo post su Facebook, il luogo è stato pulito ma dopo poco la situazione è tornata la stessa se non addirittura peggiore. «Non ne posso più – continua l’uomo – ogni volta che mi reco da mia figlia soffro moltissimo come se la sofferenza provata in passato non fosse abbastanza. Se le cose non dovessero cambiare – il triste pensiero di un genitore che ha perso un figlio e che vede un cimitero nell’abbandono – porterò i suoi resti in un forno crematorio e ne spargerò le ceneri a mare». L’uomo più volte sui suoi canali social denuncia quanto accade nel luogo sacro agropolese e spesso si è ritrovato egli stesso a pulire, ruolo che dovrebbe essere svolto da chi vi lavora.
La gestione e la pulizia del cimitero sono affidate alla società “Agropoli Servizi” che impiega diversi dipendenti. Ultimo accadimento, in mero ordine cronologico, si è consumato in seguito ai recenti funerali di un uomo molto conosciuto nella cittadina cilentana. Tante le persone accorse per dare l’ultimo saluto all’estinto, una vicinanza dimostrata anche con numerosissimi omaggi floreali. Il giorno successivo alle esequie, però, la famiglia del defunto non ha trovato traccia dei fiori, delle corone e delle ghirlande. Un furto che ha davvero dell’incredibile ma, cosa ancor più assurda, sembrerebbe non si tratti di un caso isolato.
«Ormai siamo stanchi anche di denunciare – dice un’anziana donna – non c’è alcun rispetto nemmeno per i defunti e la rabbia ha lasciato il posto alla tristezza e allo sconforto». Da Palazzo di Città, il sindaco social Adamo Coppola, tra un discorso alla nazione e l’altro, tra una rassicurazione sui casi di Coronavirus e una diretta Facebook dalla spiaggia invasa dalle alghe, non risponde ai delusi concittadini i quali attendono, sempre meno speranzosi, una presa di posiziona netta e decisa con un intervento risolutivo.