Siamo ormai giunti ad una situazione incredibile e angosciosa.
Il Coronavirus, anche se preoccupa in minor modo, ha comunque dato avvio ad un vortice di preoccupazioni da non sottovalutare.
È questo il caso del personale che lavora negli enti culturali e che ogni giorno si vede costretto ad arrangiarsi come meglio può per smaltire turismo e visitatori.
Ma perché questa incresciosa situazione?
Il fatto stesso che dopo i decreti ministeriali attuativi in diverse amministrazioni pubbliche ancora non si sia dedicata la necessaria attenzione al sistema di controllo e precauzione sanitaria, rispetto all’infezione, dimostra la scarsa attenzione al problema Virus.
Assenza dei cartelli per le misure precauzionali da seguire, biglietterie costrette a disinfettare autonomamente i banconi di ricezione, mascherine assenti, distributori di amuchina e disinfettanti non pervenuta e intanto la preoccupazione del personale cresce in Campania dove diversi sono i casi di contagio e dove è stato disposto anche l’isolamento di alcuni Comuni Cilentani.
Ma cosa bisogna aspettare? Perché ancora non c’è un segnale positivo da parte di queste amministrazioni competenti riguardo all’increscioso problema?
La responsabilità di qualunque Amministrazione è innanzitutto tutelare la salute di tutti i suoi dipendenti e allora perché ancora tutto questo ritardo?
Senza allarmismo e panico ,forse è giunto il momento di comincire a contattare le forze dell’ordine e denunciare la situazione prima che sia troppo tardi.