La Regione Campania dà il suo visto di conformità alla proposta di adeguamento del SIAD (Strumento d’Intervento per l’Apparato Distributivo) elaborato dal Comune di Capaccio Paestum. Di fatto, a seguito dell’ok dell’Amministrazione Regionale, l’area della SS 18 – e, più in generale, tutte le zone di tipo industriale e artigianale presenti sul territorio comunale – divengono aree commerciali. Viene così definitivamente recepita una decisione del Consiglio Comunale, assunta nei primi mesi di attività della nuova Amministrazione guidata dal Sindaco Franco Alfieri, nata dalla necessità di porre fine a situazioni d’incertezza giuridico-amministrativa che rischiavano di penalizzare fortemente le imprese operanti lungo la SS 18, e non solo.
Il SIAD è lo strumento che disciplina l’insediamento sul territorio comunale di attività di commercio al dettaglio in sede fissa o itinerante. Con una delibera approvata il 28 novembre scorso, il Consiglio Comunale di Capaccio Paestum aveva proceduto all’adeguamento del proprio SIAD, risalente al 2001, peraltro evitando di modificare gli indici di edificabilità. Una decisione con la quale, in concreto, le zone destinate alla produzione di beni e servizi – le cosiddette Zone D del Piano Regolatore Generale vigente – sono state equiparate dal punto di vista urbanistico alle zone commerciali. Con un’immediata ricaduta positiva sulla situazione di molte imprese, a partire da quelle insediate nell’area della SS18, come detto costrette da anni a confrontarsi con una situazione di scarsa chiarezza amministrativa che non ne ha certo favorito lo sviluppo.
Per il Sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri “al di là dei tecnicismi, talvolta di difficile comprensione, va detto che l’adeguamento del SIAD rappresenta uno degli atti più importanti assunti da quando, nel giugno scorso, i Cittadini ci hanno affidato la responsabilità di amministrare la Città. Nei fatti, abbiamo posto le premesse per una nuova stagione di crescita del comparto commerciale, superando definitivamente ogni forma di contrapposizione fra Ente e imprese di settore. Soprattutto nel Mezzogiorno, il ruolo di un Comune dev’essere quello di accompagnare e regolare lo sviluppo, senza soffocare l’iniziativa di chi intraprende”.
Con il visto di conformità regionale, il percorso amministrativo che ha portato all’adeguamento del SIAD può dirsi giunto a conclusione. Le possibili ricadute positive potranno riguardare non solo le imprese, ma anche il Comune di Capaccio Paestum. “Come abbiamo già avuto modo di spiegare – sono le parole di Antonio Di Filippo, Consigliere Comunale che ha seguito tale problematica – i cambi di destinazione potranno portare presto nelle casse comunali una cifra non certo esigua, che crediamo potrà superare il milione di euro”.